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Denis Zakaria sembra davvero a un passo dalla Juve. Lo svizzero classe 1996, in scadenza di contratto con il Borussia Mönchengladbach, potrebbe essere proprio il pezzo mancante della rosa bianconera, già rinforzatasi con l'arrivo a sorpresa di Dusan Vlahovic. In attesa dei prossimi sviluppi di mercato, a tracciare un ritratto del centrocampista è La Gazzetta dello Sport, che nelle pagelle di Italia-Svizzera 1-1, la partita che di fatto ha mandato gli azzurri allo spareggio mondiale, aveva parlato di lui scrivendo: "Tanta sostanza, verticalità, fisico, molti palloni giocati. Non un finissimo play ma uno di quelli che dal 1' al 90' si sente". 

"Gambe lunghe, mediano da 191 cm che sa strappare, occhio attento per rubare palla, la sua specialità": così oggi la rosea, che precisa anche come Zakaria non sia un "lentone", avendo toccato una punta di velocità di 35,62 km/h in questa stagione. "D'altronde aveva iniziato da attaccante, nelle giovanili del Servette: voleva imitare Samuel Eto'o, il suo idolo. Poi lo hanno posizionato sempre più indietro, non solo a centrocampo". Al Borussia, con Marco Rose, il 25enne "non è diventato solo perno di centrocampo, ma l'uomo ovunque. All'occorrenza si piazzava anche più indietro, da difensore centrale, ma pure marcatore di destra in una difesa a tre".

E intanto i paragoni si sprecano: Yann Sommer, portiere della Svizzera e del Borussia, ne ha parlato come "uno che riunisce molte caratteristiche di Platini e Zidane". Dal canto suo, Zakaria ha detto: "Sono stato paragonato a Vieira e Pogba, giocatori che rispetto molto e che vedo come modelli. Quando guardo i loro video penso che mi piacerebbe giocare in quel modo". Non a caso, lo chiamano Krake, polpo, proprio come Pogba.