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È un momento di assestamento in casa Juventus e non sarebbe potuto esser altrimenti.
Mentre la data d'inizio stagione si avvicina sempre di più, continuano le cessioni e i tentativi di tagli ingaggi per recuperare il più possibile i tantissimi introiti persi per la mancata partecipazione alla Champions League. 
Le ultime trattative di mercato hanno visto prima piazzare Zakaria al Monaco, poi De Winter al Genoa ed infine la trattativa forse più discussa in assoluto ovvero quella doppia con la Lazio che praticamente porterà il ritorno di Luca Pellegrini in biancoceleste ma soprattutto il sacrificio di Rovella, forse la cessione più divisiva sino a questo momento in casa Juve. E mentre, a colpi di avvocati, continua la telenovela Bonucci senza capire fino a che punto porteranno questi stracci bagnati lanciati in famiglia, in attesa di capire se Pogba potrà esser recuperato o se alla fine si spingerà per farlo andare via in Arabia tutto continua ancora a ruotare intorno al possibile sacrificio di Vlahovic, che non vuole nessuno, per fare posto a Lukaku, che non vuole nessuno. 
È un mercato strano quello di quest'anno dove praticamente tutte le squadre di vertice in Italia si sono indebolite. 
L'unica che sembra tenera aver tenuto botta sulla carta è proprio la Juventus anche perché senza le competizioni internazionali da disputare ovviamente si riducono notevolmente il numero degli impegni da giocare e a quel punto sembra anche giusto ridurre in maniera importante, quasi drastica, la rosa sapendo inoltre di poter contare in qualsiasi momento sui giovani della Next Gen come già fatto l'anno scorso con i vari Barrenechea, Soulè, Iling Junior
Ribadiamo, possibile sacrificio di Vlahovic a parte, l’unica cessione che ad oggi stupisce è solo il passaggio a titolo definitivo di Rovella alla Lazio perché quando si cede un giocatore di prospettiva così giovane il rischio poi di rimpiangerlo in futuro c'è sempre ma evidentemente con Lotito non è stato possibile trovare una soluzione di vendita alternativa che permetteva ad esempio una possibile recompra futura. 
Diciamo che i giovani hanno bisogno di giocare e considerando ad oggi Rabiot, Locatelli e uno tra Fagioli e McKennie come titolari, con il possibile recupero di Pogba a spostare gli equilibri, è chiaro che per giovani come Miretti o Rovella lo spazio rischia(va) di essere veramente poco, quasi nullo in assenza di infortuni. 
Allegri poi, nel corso della sua carriera, ha dimostrato sempre di preferire di puntare su giocatori già fatti piuttosto che su giovani da forgiare. 
Manca ormai veramente poco all'inizio del campionato mentre manca un po' di più alla fine del calciomercato, con inoltre la variabile arabi ad incutere ansia per i successivi 20 giorni, però la stagione sembra abbastanza delineata, resta solo di capire se lo scambio Vlahovic-Lukaku alla fine si farà, se Pogba è ancora un calciatore e se Bonucci resterà a tutti i costi intentando una causa alla Juve.
Il cerchio si stringe.

@stefanodiscreti