RISPOSTA - "Sono molto contento per lui. Questa soddisfazione arriva al momento giusto. A soli 19 anni è diventato il più giovane a segnare una doppietta in una sfida tra Inter e Juve. Ha dato una risposta importante in fase realizzativa e nel gioco con i compagni. In Turchia si parla molto di lui e se lo merita".
PARTITO DALLA PANCHINA - "Non avevo dubbi perché è un ragazzo maturo e “mentalizzato”. Non sbaglia mai atteggiamento".
IN COSA DEVE MIGLIORARE - "Nell’attaccare la porta ed essere più ottimista negli ultimi 20 metri. Finora ha fatto tutti goal straordinari, deve imparare a fare anche quelli sporchi, credendo di più nelle ribattute e nei palloni vaganti".
RUOLO GIUSTO? - "Io dico di sì: esterno a sinistra come in nazionale. Lui può anche fare la seconda punta, forse gli piace anche di più. Ma da dove parte adesso sa essere devastante. Per me il suo ruolo è quello".
PRESSIONI SU THIAGO MOTTA - "I tecnici sono abituati alla pressione. Contano i risultati, ma il suo progetto è nato ora, serve tempo per plasmarlo e capire dove intervenire per completare e migliorare la squadra. Un passo alla volta".
JUVE INCOMPLETA - "Manca qualcosa. Ma il mercato perfetto in una sola sessione non esiste. Le squadre le completi se hai un budget importante da investire per almeno due-tre anni. Non lo dico io, lo dice la storia".