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Alla luce del risultato, la scelta non ha pagato. Ed è stata una scelta puramente tecnica, come ha spiegato lo stesso Thiago Motta, quella di lasciare in panchina per il match tra Juventus e Fiorentina Kenan Yildiz, sostituito da Samuel Mbangula nel posto alla sinistra di Teun Koopmeiners, schierato ancora da sotto punta alle spalle di Dusan Vlahovic. Sia chiaro, non che la "colpa" del pareggio sia dell'esterno belga (ma è davvero sul mercato poi?). Che anzi aveva pure il parziale alibi di non giocare da titolare in campionato dal 6 ottobre scorso contro il Cagliari (altro 1-1): per lui una prestazione opaca, con poco coraggio e nessuno spunto utile, mentre il giovane turco guardava i compagni da lontano.

 

I numeri di Yildiz in Juventus-Fiorentina


Yildiz è subentrato al 63', quando i bianconeri erano ancora in vantaggio per 2 a 1: per lui solo un tiro - bloccato da un avversario - e nessun dribbling, in una mezz'ora abbondante con 17 palloni toccati (e 4 persi), 12 passaggi (di cui 9 accurati), un cross e due duelli (uno solo vinto, a terra). Poco tempo per incidere, comunque, per il classe 2005, il cui contributo sarebbe stato forse più utile dal primo minuto. Rinunciare al talento più limpido della squadra, del resto, è difficilmente una buona idea.



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