7
"Vivere tutte queste cose in così poco tempo è stato molto emozionante. Ho lavorato duro fin da bambino e quando vedi che le cose funzionano ti senti soddisfatto, però ho solo 15 anni di carriera e spero di raggiungere ancora tanti traguardi", così Kenan Yildiz racconta alla Gazzetta dello Sport come sta vivendo il suo percorso tra Juventus e nazionale.  
 

Yildiz, l'intervista alla Gazzetta dello Sport


MOMENTI PIU' BELLI - "Tra i momenti più belli metto il primo gol da professionista, la dieci e il debutto con la Turchia".

"SPERO DI REPLICARE LA LINGUACCIA DI ALEX A SAN SIRO" - "Per me lui è sempre stato una leggenda, quando ho segnato a Frosinone ho ricevuto in regalo il suo asciugamano e da lì è nato un bel rapporto. Sono felice di poter parlare con lui, mi dà consigli e mi aiuta a crescere. Linguaccia di Del Piero nata a San Siro? Non lo sapevo, allora cercherò di replicarla domani".

MAGLIA NUMERO 10 - "Io e la mia famiglia siamo stati molto felici di aver avuto questa maglia. Per me è un traguardo ma sono consapevole che è un numero pesante. Spero di essere all’altezza e di divertirmi".

PERCHE' HA LASCIATO IL BAYERN? - "Perché la Juventus mi offriva migliori opportunità. Il progetto era convincente e mi sono trovato bene fin dal primo momento".

SUL MOMENTO DELLA JUVE - "Nel calcio capitano questi momenti, noi lavoriamo duramente per uscire da questo periodo e io faccio del mio meglio per fare gol e offrire di più alla squadra. Dobbiamo essere perseveranti per tornare a fare buone prestazioni".

DA ALLEGRI A THIAGO - "Un nuovo allenatore porta sempre una boccata di aria fresca, io però avevo un buon rapporto anche con Allegri. Motta è positivo e ci aiuta a migliorarci, è una persona di cuore che vuole sempre vincere, come me. Abbiamo un rapporto scherzoso, quando mi vede mi dà sempre una pacca sulla spalla".

A SAN SIRO PER VINCERE - "L’Inter è una buona squadra e batterla ci darebbe tanta energia positiva. Noi siamo la Juventus, siamo forti e andiamo a San Siro per vincere. Il campionato è lungo, ci sono tante partite e noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile, poi si vedrà".

IL RAPPORTO CON I COMPAGNI - "Ho un buon rapporto con tutti, in particolare con Rouhi, Mbangula, McKennie, Gatti e Perin. Mattia è uno dei più esperti e mi aiuta tanto, così come Danilo e Vlahovic".