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Xhaka, Kimmich e... uno juventino! Il numero sui passaggi in verticale
In questo nuovo contesto, il compito di Manuel Locatelli si trasforma radicalmente. La sua qualità non è più legata alla quantità di palloni giocati, ma alla capacità di incidere nei momenti chiave. Per fortuna di Tudor, il centrocampista classe ’98 non parte da zero. Anzi, è già tra i migliori in Europa in una delle statistiche più care ai tecnici moderni: i passaggi "line breaking", quelli in grado di superare una o più linee di pressione avversaria. Nei cinque top campionati europei, solo Granit Xhaka (468) e Joshua Kimmich (445) ne hanno completati più di lui (410).
Tudor chiede a Locatelli più coraggio, più rapidità mentale e maggiore verticalità. Vuole che sia lui a innescare la corsa degli attaccanti quando le difese avversarie non hanno ancora avuto il tempo di posizionarsi, sfruttando l’impreparazione avversaria e l’intensità della nuova Juventus. La transizione da uomo d’ordine a uomo di rottura è già in atto, ma ora deve accelerare. In poche settimane, Manuel è chiamato a compiere un’evoluzione tattica cruciale per il futuro bianconero: da metronomo a regista offensivo, sempre più protagonista nel nuovo copione disegnato da Tudor. Ciak, si gira: il nuovo Locatelli è pronto per la scena.
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