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Cecilia Salvai, difensore centrale della Juventus e della Nazionale, ha parlato in un'intervista a Tuttosport a tre giorni da Juventus-Fiorentina, prima storica gara del campionato femminile disputata all'Allianz Stadium. Sfida che è anche il big match scudetto: "Noi siamo emozionatissime, non vediamo l’ora. Io sono entrata allo Stadium solo da tifosa: è la cornice giusta per questa partita. La affrontiamo senza timori o paure, ma con la voglia di far divertire la gente e trovare tre punti che ci permetterebbero di staccarci". 
 
Non vi condizionerà la prima volta in una struttura di questo tipo? È un’altra cosa rispetto a Vinovo... 
"In Nazionale ho vissuto esperienze in stadi grandi e pieni. Per come sono fatta io, penso solo alla partita. Ci potrebbe anche essere uno girato al contrario, non mi accorgerei di nulla". 

Quasi un anno fa, di questi tempi, decidevate uno scudetto nello scontro diretto col Brescia. Ora replicate. 
"Ci piacciono le stagioni scoppiettanti, altrimenti non ci divertiamo... Il bello del campionato è anche questo, fino all’ultimo ce la giocheremo. Avremo l’atteggiamento giusto, anche perché il contorno ci aiuterà molto". 
 
E qual è l’atteggiamento giusto? 
"Quello per cui ogni partita è decisiva: te la giochi e ti crei meno problemi. Sono sincera, ho paura più di noi stesse che delle avversarie". 
 
Che cosa c’è da temere nella Fiorentina? 
"Lo hanno dimostrato in Supercoppa e campionato, sono molto aggressive. Fanno forza su questo atteggiamento, di cattiveria sportiva. E hanno un bell’attacco. Sono tre, brave, con caratteristiche diverse: io e Ilaria (Mauro, ndr) già ci spintoniamo in Nazionale, è una lotta continua tra me e lei. Avremo da fare". 
 
Stefano Braghin, responsabile del settore femminile della Juventus, dice che a volte dovete togliervi il frac e indossare la tuta. 
"Ha ragione ma quest’anno, più volte, abbiamo dimostrato che nelle partite secche cancelliamo la nostra bellezza esteriore e diventiamo un po’ più brutte. Si vede ogni tanto che ci piacciamo troppo, ma con il Milan al ritorno e con le viola a Firenze non è stato così. Abbiamo tirato fuori con efficacia ciò che a volte ci teniamo dentro. Ora stiamo bene, siamo in fiducia, abbiamo voglia di giocare questa partita. La prendiamo quasi con divertimento, disinvolte ma determinate e concentrate. Metteremo in campo quanto visto all’andata: grinta e capacità tecnico tattica. Abbiamo tante frecce da sfruttare". 
 
La scorsa stagione, primo anno di vita e subito scudetto. È vero, come si dice, che confermarsi è più complicato? 
"Assolutamente. Quando debutti nessuno si attende niente da te, come accade a giovani. Zaniolo chi se lo aspettava? Poi, se qualcuno ti chiede di rifarlo, magari ti scatta qualcosa dentro e non ci riesci. È normale. Noi siamo al passaggio decisivo: in un mese ci giochiamo scudetto, Coppa Italia e piazzamento Champions". 
 
In conclusione: perché invitare i tifosi domenica? 
"Perché magari non ci conoscono ancora tanto bene: li faremo innamorare di noi".