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La sfida contro la Fiorentina di sabato 9 marzo 2024 sarà la prima da Head Coach delle Juventus Women per Giuseppe Zappella. Le sue parole ai canali ufficiali bianconeri.

CAMBIAMENTO - "Cambiamento repentino, essere in Juventus vuol dire anche essere pronti a queste situazioni. Il cambiamento porta opportunità, le ragazze l'hanno percepito. In questi 8 mesi le ho cnosciute bene. Abbiamo avuto poco tempo per preparare la gara, ma siamo la Juventus. E la Juventus è sempre pronta. Sono contento di andare a giocare una gara importante con queste ragazze, non vedono l'ora di andare in campo".

PASSATO - "Ho avuto un passato da calciatore, di cui vado orgoglioso pur non avendo mai giocato in Serie A. Durante la mia carriera ho conosciuto il Direttore, Stefano Braghin. Sono stato il suo capitano e il rapporto di estrema fiducia è continuato. È stato lui, infatti, a chiamarmi per entrare in Juventus e ho iniziato la mia avventura qui circa dieci anni fa. Devo dire che in questo lungo periodo ho imparato molto bene che cosa è lo spirito Juventus e il vero significato dell'espressione 'Fino alla fine'". 

PERCORSO - "Ho avuto la fortuna di entrare come Head Coach degli Under 16 e, poi, di unirmi a Fabio Grosso – nelle vesti di assistente – per tre anni quando allenava la Primavera bianconera. Successivamente l'ho seguito a Bari, nella sua prima avventura nel calcio professionistico. Dopo l'esperienza in Puglia sono rientrato alla Juventus con un nuovo compito, quello di portare i colori bianconeri in tutto il mondo grazie al progetto delle Academy". 

JUVENTUS - "Juventus è veramente un club a 360°, attento a tutto e, di conseguenza, anche al mercato estero e alle vari opportunità che quest'ultimo offre. Con le Academy ho provato l'esperienza più bella della mia vita, sotto tutti i punti di vista: ho passato tre anni in Vietnam a gestire una Juventus Academy ed è stato un periodo molto intenso, ma bellissimo. Purtroppo, poi, la pandemia ha cambiato un po' i piani e sono tornato alla base per occuparmi sempre delle Academy, fino a quando non è arrivata una nuova chiamata del Direttore Braghin che mi ha permesso di affacciarmi a un mondo nuovo come quello del calcio femminile. Sono stato molto contento di mettermi in gioco perchè mi mancava questa esperienza. Quello del calcio femminile è un mondo ricco di emozioni e soprattutto è calcio, in tutto e per tutto".