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Treno. E' già stato ribattezzato così Timothy Weah e sono bastati appena 59'. Alla prima uscita della stagione, in amichevole contro il Milan, la Juve ha scoperto tutte le doti del suo unico colpo di mercato fino a qui. A Carson, questo treno, ha fatto su e giù per i binari tante volte, prendendo anche incroci diversi e strade fantasiose. Il risultato? Un vero colpo di fulmine, vista la sua ottima prestazione. E se inizialmente ha sofferto i lampi del solito Leao, con il passare del tempo ha preso le misure sul portoghese e l'ha accompagnato nei duelli a campo aperto. Ma non solo. Al suo primo impegno con la Juve ha affrontato la miglior catena mancina della Serie A, capace di spingere e attaccare come nessuno, mettendo gli avversari alle corde. E per i brutti ricordi di questo tipo basta chiedere a McKennie, che lo scorso lì in mezzo aveva rischiato di perdere la testa. 

DOPPIA FRECCIA - Ecco, contenimento e... ripartenze. Questa la nota migliore. In pochissimo, infatti, ha già messo in mostra il suo bagaglio: sgroppate e velocità in grado fare il vuoto. La miglior risposta agli attacchi subiti è proprio il contrattacco e a farne le spese è Theo Hernandez: lo sfida in volata, lo mette in difficoltà e spesso vince. Un duello che sembra quasi invertito nel risultato, stando agli ultimi due anni dei confronti tra il terzino rossonero e la maggior parte degli avversari, ma che questa volta propende per il neo juventino. Corre e sgasa come pochi, lo fa con proprietà di tocco e con le giuste idee, che sia sulla sua corsia -  da cui confeziona anche una palla gol per Chiesa, poi non concretizzata - che dentro il campo, tagliandolo in due. E anche la rifinitura è precisa. Doti che alla Juve possono solo far bene, specialmente in questo 3-5-2. Certo, servirà trovargli un'alternativa in grado di non sfibrarlo in pochi mesi, ma quasi sottotraccia e a un giusto prezzo la Juve potrebbe già aver messo a segno uno dei suoi colpi migliori. L'unico fino a qui, ma se fossero tutti così...