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Un doppio ex speciale, che ha lasciato un grande ricordo sia nella Torino bianconera che nella Roma giallorossa. Mirko Vucinic racconta il match di domenica tra le due ex squadre a La Gazzetta dello Sport: "La mia Roma era nettamente superiore: se non avessimo avuto davanti l’Inter, avremmo vinto lo scudetto. Questa Juve, invece, è più forte, perché Cristiano Ronaldo, con il suo carisma e i suoi colpi, trasmette una mentalità sempre più vincente".

SARRI O FONSECA - "Sarri. Mi piace la ricerca del fraseggio, il tentativo di conquistare campo con tanti passaggi corti e poi l’imbucata improvvisa. Stimo molto pure Fonseca: lui e Petrachi hanno cominciato un lavoro che mi intriga".

CHI LA DECIDE - "Pjanic e Zaniolo. Ma incideranno tantissimo i tifosi romanisti, che possono trascinare la loro squadra. Zaniolo ha grandi qualità, però dovrà essere forte nella mente: quando sei in cima, è più facile cadere. Per me, De Ligt? E' già un campione: non si deve abbattere, l’errore di un difensore risalta di più».

SCUDETTO - "E' una storia tra Juventus, ancora favorita, e Inter, che con Conte si è avvicinata tantissimo. Se poi avrà anche Vidal, Conte, numero uno al mondo, diventerà un osso durissimo sino in fondo. Conte allenatore più importante della mia carriera? Alt. Davanti a tutti, metto sempre Zeman per quanto mi ha insegnato nel Lecce. Con le sue lezioni sul gioco offensivo, mi ha lanciato nel grande calcio".