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In una Juventus rivoluzionata, chi è in rosa da ormai quasi tre stagioni, può considerarsi uno dei più "vecchi". Dusan Vlahovic è in effetti tra i bianconeri uno di quelli che è da più tempo a Torino. E anche per questo forse, si sta sentendo sempre più leader della squadra. A prescindere dalle prestazioni, molto buone nelle prime due partite, decisamente meno nell'ultima, l'attaccante serbo capisce questo suo ruolo all'interno dello spogliatoio. 

Una delle parti più interessanti della conferenza stampa di Thiago Motta è stata quando ha risposto sul momento che sta vivendo Vlahovic: "Sono contento delle sue giornate, arriva al mattino e porta grande entusiasmo anche agli altri. Interessantissimo vederlo quando arriva, ha energia positiva". In poche parole, una presenza che fa bene al gruppo e all'ambiente Juve. Non poco. 

Ma se le parole del tecnico non bastassero a convincere che effettivamente Vlahovic si sta prendendo questo ruolo, c'è anche il gesto, o meglio la frase del centravanti durante uno degli ultimi allenamenti. "Dai dai dai, bravi tutti, andiamo", l'incoraggiamento urlato ai compagni dopo un esercizio. Niente di straordinario ma piccoli segnali che vanno in quella direzione. Come quando si presentò Koopmeiners per la prima volta nello spogliatoio bianconero. 

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