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La settimana che sta vivendo Dusan Vlahovic potrebbe essere, forse, una delle piu emozionanti della sua intera vita. L'attaccante serbo viene infatti dalla sua prima doppietta a tinte bianconere e tra poco più di 48 ore incrocerà quello che fino ad un mese fa era il suo passato, in una Firenze che 'non vede l'ora' di accoglierlo calorosamente. Viene quasi da chiedersi se ci sia più attesa per la sua prova al Franchi alla prima da avversario, o per il 'bentornato' che gli riserverà la curva Fiesole. Ad ogni modo, si tratterà certamente di una sfida nella sfida e Vlahovic, a perdere anche solo uno dei due confronti proprio non ci sta. Cosi come non ci staranno neanche i suoi compagni di squadra, diventati da qualche settimana suoi fedeli seguaci in tutto e per tutto. La conferma è arrivata anche sul campo del Castellani, quando in occasione della seconda rete di DV7 tutto il gruppo ha esultato in maniera iconica, accerchiando il gigante di Belgrado in un abbraccio che sa di venerazione. 

URAGANO DUSAN - Con gli stessi effetti di un uragano, Vlahovic sta letteralmente trascinando con se tutta la squadra e allo stesso tempo, ha abbattuto tutti i timori e le incertezze che governavano nell'animo e nello spirito della Juve. Alla chiusura del 2021, i bianconeri erano una squadra priva di un'identità propria, senza un'anima interiore che le permettesse di reagire e rialzarsi ad ogni caduta subita nel corso della stagione. Tutto è però cambiato da quando Vlahovic ha deciso di stravolgere il campionato italiano, scegliendo di coronare il suo sogno che custodiva sin da bambino. Il suo sbarco all'ombra della Mole non ha portato solo una quantità garantita di gol, ma ha totalmente ribaltato la condizione mentale di tutti i giocatori bianconeri che adesso, sembrano essere più sicuri e determinati in ogni minimo loro gesto. Si evince maggiore personalità da parte di quei giocatori che sembravano non averla, o meglio, non l'avevano ancora espressa. Come i vari Pellegrini o Arthur, autori di una prova di alto livello sabato in quel di Empoli, o come Moise Kean, il quale ritrova la via della rete e acquisisce ulteriore fiducia nei propri mezzi. Se poi, a galoppare in ogni zona del campo ci si mette anche Rabiot allora l'opera è completa. Il francese è stato infatti protagonista di una prova di forza gigantesca contro gli uomini di Andreazzoli e il riferimento non va solo all'assit delizioso per Kean, ma a tutto quel che ha fatto in entrambe le fasi, recuperando palloni a più non posso con inserimenti efficaci  che hanno creato scompiglio nella retroguardia empolese. Insomma, l'effetto Vlahovic è stato già devastante cosi e se questo non basterà per raggiungere la vetta in questa stagione, per il prossimo anno la pole position è stata già designata.