Quando Vlahovic se la prendeva con Allegri
"Adesso posso esprimermi meglio", le parole del serbo. "Mi sto trovando a mio agio in questo nuovo stile di gioco perché è più adatto alle mie caratteristiche. Allegri? Mi sono sempre messo a disposizione e ho sempre fatto con piacere tutto quello che mi ha chiesto".
Insomma, sembrava davvero tirare un'aria diversa per il classe 2000, che infatti nonostante qualche critica è già arrivato a quota 9 goal tra campionato e Champions League, giocando sempre titolare (anche per la mancanza di alternative). Ieri, invece, il "cambio di rotta", con nuove dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso a molti tifosi: "Il mister (in Nazionale, ndr) non mi ha obbligato a fare tanti compiti difensivi. E per un giocatore come me, dalla mia struttura… Sinceramente non riesco a correre così tanto. Perché poi così non sono fresco nella finalizzazione".
Cosa è cambiato per Vlahovic con Thiago Motta
Stessa storia, stesso posto, stesso bar, cantava qualcuno. Peccato che, appunto, non si possa dire che con Thiago Motta non sia cambiato nulla rispetto al recente passato, se non altro perché Vlahovic - per quanto sia l'unico terminale offensivo della Juventus, dove peraltro non ha nemmeno un vero "vice" - risulta più supportato dai compagni che agiscono alle sue spalle e sulle fasce. Non sempre, poi, è legittimo attribuire la sua scarsa lucidità sotto porta al dispendio di energie per il lavoro difensivo, che comunque gli viene chiesto anche meno rispetto ad altri momenti della sua esperienza in bianconero. Davvero, dunque, la "colpa" è dell'allenatore?
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