Intanto, dalla Gazzetta, arriva una richiesta specifica: "E sarebbe bello, romantico, immaginare che tutto quello che non è successo in un’estate di trattative, si potrebbe magari realizzare improvvisamente. Pensate che colpo, anche d’immagine per il giocatore, se un giorno svegliasse Firenze con una dichiarazione semplice e d’amore: "Ancora per qualche anno, comunque giocherò qui". Sarebbe formidabile per chi ama il calcio e riconosce al calcio il valore dell’appartenenza. Se così non fosse - e purtroppo sembra una favola con un lieto fine difficile da scrivere - sarebbe però auspicabile dal punto di vista tecnico che Vlahovic continuasse (mentre cominciamo a farsi sentire le sirene inglesi) a giocare nel nostro campionato. Certo, ci sono gli interessi delle parti in ballo e nessuno può permettersi di dare suggerimenti, ma - come dicevamo - per il nostro campionato sarebbe auspicabile poter continuare a gustarsi ancora Vlahovic. Nella Fiorentina, per tutto ciò che abbiamo detto come prima opzione naturale, o comunque in Italia. D’altronde, e non è un mistero, su di lui ha messo gli occhi la Juventus, alla ricerca di un centravanti "vero". Senza nulla togliere a Morata, che è sicuramente più un contropiedista che un padrone dell’area di rigore. Ma Vlahovic, sempre a pensarci bene, sarebbe anche l’ideale successore di Ibrahimovic al Milan, un passaggio di testimone ideale tra un fuoriclasse ancora capace di autentiche prodezze - come un ragazzo - e un ragazzo dal futuro luminosissimo, e che si muove già come un veterano. Ma Vlahovic, sempre a pensarci bene, sarebbe anche l’erede perfetto di Dzeko all’Inter: ve l’immaginate un tandem Lautaro-Vlahovic? Certo, come giustamente dice e pensa Commisso, Vlahovic costa e costa molto. E dunque è un desiderio per pochi, per pochissimi. Ma immaginarlo ancora in Italia sarebbe comunque una buona notizia per la nostra serie A. Sarebbe un peccato, grande, farlo scappare".
'Vlahovic: Fiorentina, Juve, Milan o Inter. Non fatelo andar via dall'Italia'
Dusan Vlahovic è destinato a lasciare la Fiorentina, tra gennaio e l'estate. Dopo la rottura con il club viola e con Commisso, il serbo è pronto a dire addio, ma dove andrà? C'è la Juve e non solo...
Intanto, dalla Gazzetta, arriva una richiesta specifica: "E sarebbe bello, romantico, immaginare che tutto quello che non è successo in un’estate di trattative, si potrebbe magari realizzare improvvisamente. Pensate che colpo, anche d’immagine per il giocatore, se un giorno svegliasse Firenze con una dichiarazione semplice e d’amore: "Ancora per qualche anno, comunque giocherò qui". Sarebbe formidabile per chi ama il calcio e riconosce al calcio il valore dell’appartenenza. Se così non fosse - e purtroppo sembra una favola con un lieto fine difficile da scrivere - sarebbe però auspicabile dal punto di vista tecnico che Vlahovic continuasse (mentre cominciamo a farsi sentire le sirene inglesi) a giocare nel nostro campionato. Certo, ci sono gli interessi delle parti in ballo e nessuno può permettersi di dare suggerimenti, ma - come dicevamo - per il nostro campionato sarebbe auspicabile poter continuare a gustarsi ancora Vlahovic. Nella Fiorentina, per tutto ciò che abbiamo detto come prima opzione naturale, o comunque in Italia. D’altronde, e non è un mistero, su di lui ha messo gli occhi la Juventus, alla ricerca di un centravanti "vero". Senza nulla togliere a Morata, che è sicuramente più un contropiedista che un padrone dell’area di rigore. Ma Vlahovic, sempre a pensarci bene, sarebbe anche l’ideale successore di Ibrahimovic al Milan, un passaggio di testimone ideale tra un fuoriclasse ancora capace di autentiche prodezze - come un ragazzo - e un ragazzo dal futuro luminosissimo, e che si muove già come un veterano. Ma Vlahovic, sempre a pensarci bene, sarebbe anche l’erede perfetto di Dzeko all’Inter: ve l’immaginate un tandem Lautaro-Vlahovic? Certo, come giustamente dice e pensa Commisso, Vlahovic costa e costa molto. E dunque è un desiderio per pochi, per pochissimi. Ma immaginarlo ancora in Italia sarebbe comunque una buona notizia per la nostra serie A. Sarebbe un peccato, grande, farlo scappare".
Intanto, dalla Gazzetta, arriva una richiesta specifica: "E sarebbe bello, romantico, immaginare che tutto quello che non è successo in un’estate di trattative, si potrebbe magari realizzare improvvisamente. Pensate che colpo, anche d’immagine per il giocatore, se un giorno svegliasse Firenze con una dichiarazione semplice e d’amore: "Ancora per qualche anno, comunque giocherò qui". Sarebbe formidabile per chi ama il calcio e riconosce al calcio il valore dell’appartenenza. Se così non fosse - e purtroppo sembra una favola con un lieto fine difficile da scrivere - sarebbe però auspicabile dal punto di vista tecnico che Vlahovic continuasse (mentre cominciamo a farsi sentire le sirene inglesi) a giocare nel nostro campionato. Certo, ci sono gli interessi delle parti in ballo e nessuno può permettersi di dare suggerimenti, ma - come dicevamo - per il nostro campionato sarebbe auspicabile poter continuare a gustarsi ancora Vlahovic. Nella Fiorentina, per tutto ciò che abbiamo detto come prima opzione naturale, o comunque in Italia. D’altronde, e non è un mistero, su di lui ha messo gli occhi la Juventus, alla ricerca di un centravanti "vero". Senza nulla togliere a Morata, che è sicuramente più un contropiedista che un padrone dell’area di rigore. Ma Vlahovic, sempre a pensarci bene, sarebbe anche l’ideale successore di Ibrahimovic al Milan, un passaggio di testimone ideale tra un fuoriclasse ancora capace di autentiche prodezze - come un ragazzo - e un ragazzo dal futuro luminosissimo, e che si muove già come un veterano. Ma Vlahovic, sempre a pensarci bene, sarebbe anche l’erede perfetto di Dzeko all’Inter: ve l’immaginate un tandem Lautaro-Vlahovic? Certo, come giustamente dice e pensa Commisso, Vlahovic costa e costa molto. E dunque è un desiderio per pochi, per pochissimi. Ma immaginarlo ancora in Italia sarebbe comunque una buona notizia per la nostra serie A. Sarebbe un peccato, grande, farlo scappare".