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Ci sono calciatori, nell'infinita storia del mondo del pallone, che nascono con qualcosa in più: un'abitudine innata ai grandi palcoscenici, un carisma fuori dalla norma, una capacità incredibile di essere decisivi, per fortuna o per ardore. Vladimir Jugovic da Trstenik, città della Serbia centrale, è senza dubbio uno di questi: i tifosi della Juve si ricorderanno sicuramente di lui per quello sguardo glaciale e il sorriso beffardo di chi sta per segnare, rivolto al portiere dell'Ajax Edwin van der Saar, nella finale di Champions League della stagione 1995/1996, un rigore che valse la seconda e per ora ultima Coppa dei Campioni/Champions League per i colori bianconeri. Ma Vlad è stato anche molto altro.

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