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Thiago Motta preferisce parlare di "chi inizierà e chi parteciperà", evitando volutamente il termine "giocare". Un lessico più sobrio, quasi per mantenere l’attenzione su quanto conta davvero e non cercare scuse, anche di fronte alle difficoltà come infortuni e squalifiche, tra cui quella di Conceicao. Non prepara il discorso per la conferenza, consapevole che ogni parola mal calibrata potrebbe dare vita ad alibi. La sua fiducia nei giocatori è completa, sia in chi è rimasto a lavorare durante la pausa delle Nazionali, sia in chi è rientrato, più o meno stanco. Per ogni necessità, Motta sa trovare una soluzione.


Tutte le soluzioni di Thiago Motta


La chiave di volta del suo approccio è il concetto di “giocatore moderno”, capace di svolgere più compiti con qualità. È un'idea maturata già in estate con Giuntoli, e Motta ha voluto circondarsi di giocatori versatili. Anche di fronte a emergenze come quella degli esterni nella prossima partita contro la Lazio, la rosa della Juventus dimostra di avere la capacità di rigenerarsi, come una coda di lucertola. Anche nelle situazioni più complicate, le soluzioni emergono grazie al lavoro costante di Motta e del suo staff.

Questo approccio permette alla squadra di non farsi sopraffare dalle difficoltà, come il lungo infortunio di Bremer o l'assenza prolungata di Milik. Anche se a gennaio sarà possibile intervenire sul mercato, Motta ha già riorganizzato i compiti della squadra. E se mancasse anche Vlahovic? Motta ha pronti "tantissimi giocatori" in grado di prendere il suo posto.


Chi è il preferito del tecnico?


Tra questi, il favorito non è più Nico Gonzalez, ma Kenan Yildiz. Contro la Lazio potrebbe agire da trequartista, ruolo che finora ha ricoperto poco, dato che è stato utilizzato prevalentemente come esterno. L’obiettivo di Motta è avvicinarlo alla porta per sfruttarne al massimo le qualità balistiche, migliorando il suo apporto offensivo, ancora limitato. Yildiz può dare profondità e fare da raccordo, un po’ come faceva Zirkzee al Bologna. Non ha molti gol nelle gambe, ma sa aprire gli spazi per i centrocampisti.

Nico Gonzalez resta comunque un’opzione, soprattutto quando rientrerà dall’infortunio. Attaccante di profondità e abilissimo nel gioco aereo, è probabilmente il più centravanti tra tutti, a tratti anche più di Vlahovic. Tra le alternative figura anche Koopmeiners, che potrebbe interpretare un ruolo simile a quello di Yildiz, mentre Timothy Weah, già schierato contro il Napoli, potrebbe essere decisivo nel pressing e negli scatti in campo aperto. Restano però alcune valutazioni da fare sugli altri possibili scenari.