LO STRISCIONE - Già a poche ore dall'inizio della partita, tanti tifosi hanno vestito la Nove di Vialli e hanno cantato come venticinque anni fa: 'Segna per noi', Luca. O comunque partecipa alla festa. A pochi passi dall'ingresso della curva, il primo dei tanti striscioni dedicati: "Capitano Vero, Vialli eroe bianconero". Tanti sono passati come si fa con i pellegrinaggi più sentiti: c'è chi ha toccato lo striscione e l'ha baciato, a mo' di santino; chi l'ha mostrato ai propri figli, spiegando; chi ha guardato, stringendo spalle e cuore, andando oltre. Pure i ricordi.
IN CAMPO - E di ricordi ne sono affiorati tanti, troppi, con le luci soffuse e l'immagine di Luca attaccato alla rete della porta del Delle Alpi. Dalla Sud, il messaggio più intimo: "Ho imparato tutto dalla vita con una palla tra i piedi". E "ciao Gianluca", che pure è presente, che è nel bandierone (l'unico ammesso allo Stadium) e nel cuore di tutti, anche dei più piccoli. "Uno di noi", dicono. Uno di tutti, in realtà. Ecco perché fa ancora più male.