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La vittoria della Juventus al Camp Nou è stata un'impresa talmente importante da strappare un sorriso anche ad Andrea Pirlo. Sì, proprio lui. L'uomo impassibile. Sorrisone al 90' tra l'incredulità dei suoi ex compagni negli studi Sky: "Era da inizio stagione che non vedevo i denti di Andrea " ha scherzato Costacurta. Ma l'allenatore sa che questa è la partita che può cambiare una stagione. Sono bastati novanta minuti per dare un calcio a critiche e musi lunghi, è stata la miglior partita dell'era Pirlo che oggi è applaudito da mezzo mondo.

LA SVOLTA - Le sensazioni positive si erano avvertite già nella vittoria contro il Torino, con l'intervallo come momento di svolta: la Juve era sotto per il gol di Nkoulou, e come riporta Tuttosport nello spogliatoio è salita una consapevolezza che servisse un cambio di marcia. Rivoluzione, è la parola chiave dei bianconeri in queste ultime due partite. Ronaldo e compagni ieri hanno fatto un gioco a immagine e somiglianza di quello che faceva Pirlo quando era in campo: velocità di pensiero e verticalizzazioni, mai passaggi banali e tanto movimento senza palla.

UNA JUVE PERFETTA - Una Juve perfetta come una punizione all'incrocio dei pali (e Andrea in questo era uno specialista...). Arthur gestisce la manovra, McKennie è ovunque e si inserisce alla perfezione (se qualcuno non se ne fosse ancora accorto); e ancora: Alex Sandro spinge per 90' giocando più sulla linea dei centrocampisti che in difesa, Ramsey fa da raccordo tra centrocampo e attacco giocando sia da mezz'ala che sulla trequarti. Insomma, stavolta Pirlo non ha sbagliato una mossa. E piano piano sta trovando anche quella continuità che era mancata finora. E' (era) solo questione di tempo.

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