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La staffetta è servita. E non sarà una cosa di qualche gara, non sarà un ritornello valido solo per la Juventus di Lecce, quella che si gioca il sorpasso virtuale all'Inter. Allegri, infatti, spera di non avere ulteriori infortuni e quindi di poter ripetere il ballottaggio tra Federico Chiesa e Kenan Yildiz per tutto il resto dell'anno o magari di schierarli anche insieme in un tridente super offensivo. Come scrive Tuttosport, una volta potrà scattare dai blocchi uno e una volta l’altro, ma le caratteristiche dell’azzurro e del turco portano a disegnare uno scenario in cui – entro i confini dell’ormai dogmatico 3-5-2 di partenza – i due talenti bianconeri si avvicenderanno con frequenza. Come già accaduto, non a caso, nelle ultime tre partite in cui entrambi sono stati a disposizione.

Juve, occhio al pienone

 
Un "problema" per Allegri che, all’apice della condizione di entrambi, dovrà scegliere chi panchinare e chi schierare, sapendo però di avere più carte per i 90'. Una staffetta che sa di valore aggiunto per una Juve nella volata infinita verso lo scudetto. A maggior ragione dall’alto dell’armonia e della comunione d’intenti che sta cementando spogliatoio ed ambiente. E i segnali da Sassuolo raccontano proprio questo: dal sorriso incredulo di Yildiz di fronte alla prodezza di Vlahovic su punizione all’esultanza fanciullesca di DV9 per la rete di Chiesa, passando per quest’ultimo che si è reinventato capo-ultrà, con tanto di megafono, per aizzare i tifosi in curva, si legge. Oggi la Juve è un mondo felice... e abbondante. Perché Allegri, salvo De Sciglio e Kean, può contare su un gruppo al completo, con l’infermeria che si è svuotata e le squalifiche terminate e a Lecce avrà un ventaglio di soluzioni più ampio rispetto al recente passato. Dalla staffetta agli altri... una volata che passa anche da qui.