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Come se il Derby d'Italia non fosse già abbastanza sentito di per sè, ecco che arrivano i numeri a tracciare il quadro di una rivalità più accesa che mai. 7 partite, 17 punti per la Juve, con cinque vittorie e due pareggi. Tutt'altra storia per l'Inter, solo 7 punti accumulati con un successo, due sconfitte e quattro "X", l'ultima arrivata giusto sabato sera contro la Fiorentina. 13 gol fatti e 5 subiti per i bianconeri, con Dusan Vlahovic miglior marcatore; 9 e 7 per i nerazzurri, forti però delle cinque reti messe a segno contro la Salernitana, tre delle quali firmate da Lautaro Martinez. Tre, infine, i clean sheet della squadra di Allegri, due quelli dell'Inter. Questo, in sintesi, il quadro a due settimane dal big match dell'Allianz Stadium, come ricostruito da La Gazzetta dello Sport.

Vero, nel calcio i numeri non dicono tutto, ma qualcosa sì. E in questo caso parlano di due squadre in momenti di forma molto diversi, con la Juve imbattuta in campionato dal 27 novembre scorso e capace di "rosicchiare" 10 punti alla formazione che fino a poche settimane fa sembrava ben salda al vertice della classifica, destinata a correre di gran carriera verso il secondo scudetto consecutivo. Così non è stato, perchè l'aria è cambiata. O meglio, ad essere cambiato è il ritmo dell'Inter, che in maniera quasi inaspettata ha perso terreno offrendo ai rivali bianconeri la possibilità di portarsi virtualmente a -1, in attesa della partita da recuperare contro il Bologna. Lo scontro diretto previsto subito dopo la sosta, dunque, significa una cosa sola: la Juve ora può persino sorpassare, arrivando in una posizione insperata fino a poco tempo fa. E chissà poi che cosa potrà succedere. Finché la matematica non condanna...