
Vera Juve con la Lazio, ma non è tutto oro: cosa va e cosa non va
Scopri in gallery i 3 aspetti da cui ripartire e le 3 situazioni da migliorare dopo Juve-Lazio
TOP – CHIESA E VLAHOVIC
La coppia va, è dominante, è sempre più affiatata. Non è nemmeno questione di fraseggi, ma di divisione dei compiti e delle zone d'attacco. Segna uno, segna l'altro. Il vero punto di forza di questa Juve è rappresentato dalla sua coppia d'attacco. E pensare che avevano pensato di spazzarla via per portare a termine il colpo Lukaku.
FLOP – LA PRIMA IMPOSTAZIONE
Gleison Bremer, soprattutto ma non soltanto. È lui ad aver annullato un re dei bomber come Ciro Immobile. Però è sempre lui ad aver evidenziato tutti i limiti della Juve nel far avviare l'azione in fase di costruzione dal basso, l'errore che ha portato al gol di Luis Alberto è solo il più evidente ma non è di sicuro l'unico.
TOP – L'APPROCCIO
Avvio di partita da squadra vera, arrabbiata, grintosa, affamata. Da Juve. E anche nel secondo tempo l'approccio è stato quello giusto, se non fosse stato per Provedel sarebbe arrivato il terzo gol ben prima che la Lazio potesse rimettersi in sensto.
FLOP – BARICENTRO BASSO
Ampio spezzone di partita vissuto con il baricentro basso. È stato solo una fase della gara, ma quando la Juve ha concesso il pallino del gioco alla Lazio, abbassandosi troppo e sbagliando in fase di ripartenza, sono riaffiorati antichi spettri: poi la reazione è stata quella giusta dopo il 2-1 momentaneo, però in tal senso resta ancora tanto d fare.
TOP – LE SCELTE
McKennie a tutta fascia, Chiesa punta centrale, Miretti e Fagioli a dividersi la terza casella di centrocampo, Gatti invece di Alex Sandro. Questa volta e più in generale questo inizio di campionato, sta riproponendo un Allegri ispirato nel prendere le decisioni chiave.
FLOP – IL COLPO DEL KO
La Juve ha giocato bene, a tratti benissimo. Ha segnato tre gol, uno più bello dell'altro. Ma ha anche fallito il colpo del ko quando doveva metterlo a segno per evitare quei patemi che poteva subire dopo la rete di Luis Alberto. Era una partita da poter portare sul 3-0, in ottica di crescita futura bisognerà ritrovare anche quel cinismo che una squadra ancora lontana dal saper gestire un vantaggio risicato ha bisogno.

TOP – CHIESA E VLAHOVIC
La coppia va, è dominante, è sempre più affiatata. Non è nemmeno questione di fraseggi, ma di divisione dei compiti e delle zone d'attacco. Segna uno, segna l'altro. Il vero punto di forza di questa Juve è rappresentato dalla sua coppia d'attacco. E pensare che avevano pensato di spazzarla via per portare a termine il colpo Lukaku.
FLOP – LA PRIMA IMPOSTAZIONE
Gleison Bremer, soprattutto ma non soltanto. È lui ad aver annullato un re dei bomber come Ciro Immobile. Però è sempre lui ad aver evidenziato tutti i limiti della Juve nel far avviare l'azione in fase di costruzione dal basso, l'errore che ha portato al gol di Luis Alberto è solo il più evidente ma non è di sicuro l'unico.


TOP - L'APPROCCIO
Avvio di partita da squadra vera, arrabbiata, grintosa, affamata. Da Juve. E anche nel secondo tempo l'approccio è stato quello giusto, se non fosse stato per Provedel sarebbe arrivato il terzo gol ben prima che la Lazio potesse rimettersi in sensto.

FLOP – BARICENTRO BASSO
Ampio spezzone di partita vissuto con il baricentro basso. È stato solo una fase della gara, ma quando la Juve ha concesso il pallino del gioco alla Lazio, abbassandosi troppo e sbagliando in fase di ripartenza, sono riaffiorati antichi spettri: poi la reazione è stata quella giusta dopo il 2-1 momentaneo, però in tal senso resta ancora tanto d fare.

TOP – LE SCELTE
McKennie a tutta fascia, Chiesa punta centrale, Miretti e Fagioli a dividersi la terza casella di centrocampo, Gatti invece di Alex Sandro. Questa volta e più in generale questo inizio di campionato, sta riproponendo un Allegri ispirato nel prendere le decisioni chiave

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