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La Juve ha le idee chiare. È questo uno dei ritornelli che maggiormente risuonano nelle orecchie di tifosi e addetti ai lavoro in questa sessione di mercato. Avere le idee chiare significa avere anche delle priorità. Quella del terzino destro, in questo momento, non sembra esserlo. Urgente, importante, è riuscire a liberare la casella, questo sì: la cessione di Joao Cancelo è vissuta come una priorità assoluta, da concludere possibilmente entro il 30 giugno, trattando ormai quasi a oltranza con il Manchester City per ridurre il gap tra domanda (60 milioni) e offerta. Escludendo dall'operazione il cartellino di Danilo, che nel frattempo fa da tappo in casa City. Chi poi possa raccogliere l'eredità dell'esterno portoghese dopo un solo anno, Fabio Partici lo vuole decidere con calma. Cercando di accelerare al contrario sui fronti che portano ora a Matthjis de Ligt, ora ad Adrien Rabiot.

IL CASTING - Tanti i nomi valutati in questo momento, molti proposti più che richiesti. Da un punto di vista tecnico, in pole ma ancora sensibilmente lontano dalla Juve è Kieran Trippier, zavorrato dalla richiesta del Tottenham ritenuta fuori mercato (tra i 30 e i 40 milioni). Non mancano le ipotesi anche italiane, come Cristiano Piccini del Valencia (contatti avviati con il club e il suo entourage) o il sempreverde Matteo Darmian, reduce da una stagione vissuta da spettatore non pagante allo United e a più riprese già vicino alla Juve: l'ultima a gennaio, poi Leonardo Spinazzola ha rifiutato il Bologna e Darmian è rimasto a Manchester. Mai realmente decollata l'idea legata a Hysaj, usato sicuro per Sarri che pure non lo ha richiesto alla società. Torna a bussare alla porta anche un vecchio pallino come Ricardo Pereira, le cui caratteristiche ricordano molto quelle di Cancelo e molto meno quelle di un terzino di posizione. Non mancano le ipotesi di un rimescolamento interno per il profilo da affiancare a Mattia De Sciglio nelle rotazioni (dallo stesso Spinazzola a Emre Can, passando per quel Cuadrado con la valigia in mano), tutte decisamente sullo sfondo. Si lavora, si studia il mercato, si aspetta il momento e il profilo giusto. Ora l'erede di Cancelo non è una priorità.