'Se l’episodio è soggettivo e non oggettivo, non può essere rivisto dalla tecnologia. E dato che nel VOR controlliamo tutto, al momento non è previsto il challenge da parte delle panchine. Fra l’altro, non credo sia un deterrente per le polemiche. Se un arbitro va al monitor dopo una chiamata di un allenatore e conferma la sua scelta, cosa accadrebbe? Oggi i nostri giovani colleghi sono fissati con gli episodi, ce li fanno vedere al polo d’allenamento. Ai miei tempi, i nostri maestri, come il compianto Stefano Farina, ci parlava d’altro: del modo di stare in campo, di come ci rapportavamo con i giocatori. L’episodio singolo era l’ultimo problema'.
Valeri: 'Oggi si parla troppo di episodi, ai miei tempi ci insegnavano solo una cosa...'
Il direttore di gara Paolo Valeri ha rilasciato delle dichiarazioni al termine di un evento svoltosi all'università Luiss.
'Se l’episodio è soggettivo e non oggettivo, non può essere rivisto dalla tecnologia. E dato che nel VOR controlliamo tutto, al momento non è previsto il challenge da parte delle panchine. Fra l’altro, non credo sia un deterrente per le polemiche. Se un arbitro va al monitor dopo una chiamata di un allenatore e conferma la sua scelta, cosa accadrebbe? Oggi i nostri giovani colleghi sono fissati con gli episodi, ce li fanno vedere al polo d’allenamento. Ai miei tempi, i nostri maestri, come il compianto Stefano Farina, ci parlava d’altro: del modo di stare in campo, di come ci rapportavamo con i giocatori. L’episodio singolo era l’ultimo problema'.
'Se l’episodio è soggettivo e non oggettivo, non può essere rivisto dalla tecnologia. E dato che nel VOR controlliamo tutto, al momento non è previsto il challenge da parte delle panchine. Fra l’altro, non credo sia un deterrente per le polemiche. Se un arbitro va al monitor dopo una chiamata di un allenatore e conferma la sua scelta, cosa accadrebbe? Oggi i nostri giovani colleghi sono fissati con gli episodi, ce li fanno vedere al polo d’allenamento. Ai miei tempi, i nostri maestri, come il compianto Stefano Farina, ci parlava d’altro: del modo di stare in campo, di come ci rapportavamo con i giocatori. L’episodio singolo era l’ultimo problema'.