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Nell'intervista concessa ai principali quotidiani oggi in edicola, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis non ha toccato solo il tema scudetto, con la stilettata nei confronti di Maurizio Sarri accusato di non aver fatto rendere al meglio l'organico. "Se Sarri resta, bene. Sennò Conte può essere il comandante perfetto", il suo pensiero sulla panchina partenopea. Ma gli spunti offerti dalla chiacchierata con Il Corriere della Sera sono molteplici.  

VAR AGLI ALLENATORI -  "Il Var è uno strumento giusto e innovativo e andrebbe introdotto anche in Europa, ma viene utilizzato male. Nella cabina di regia non possono esserci gli arbitri. Il Var deve avvicinarsi quanto più possibile al controllo matematico delle azioni di gioco e degli episodi dubbi. Finché le valutazioni saranno affidate a persone sospettabili, non ci saranno certezze. Sarebbe opportuno formare tecnici super partes deputati a prendere le decisioni. Agli allenatori bisognerebbe concedere la possibilità, almeno per due volte a ogni partita, di richiedere il Var se hanno dubbi. Collina è contro di noi, ha i suoi interessi, Nicchi parla da politico e difende la casta. I direttori di gara andrebbero considerati liberi professionisti stipendiati dalla Lega e non dalla Federcalcio, al terzo sbaglio dovrebbero restare fuori per tre anni. Il tutto con la supervisione dell'Eca. Siamo un organismo che ogni anno mette a disposizione dell'Uefa 600 calciatori, avremmo pure il diritto di dire la nostra?". 

SUDDITANZA JUVE - "C'è un problema di sudditanza psicologica nei confronti della Juventus? C'è sempre stata. La società appartiene a una delle famiglie più potenti d'Italia, è normale che sia così. E con Calciopoli non si è andati giù troppo pesante. Ma non è questo il problema. Va rivista la geografia del calcio per non continuare a sottrarre pubblico. Finiremo, tra 10 anni, con i giochi elettronici che avranno superato il calcio nell'interesse della gente". 

DA SARRI A CONTE - "Scudetto 'scippato' al Napoli? Ma no. Per vincerlo e avere un posto nel paradiso dell'Europa non devi avere infortuni e soprattutto far girare la rosa. A Firenze la squadra sembrava vittima di un crollo psicologico? Non credo. I giocatori hanno finito il carburante. Forse, in alcune partite, andavano utilizzati e alternati i 25 della rosa. Ci sono stati momenti in cui eravamo primi, avevamo un buon margine sulla terza. I più forti potevano riprendere fiato ed esser pronti per il rush finale. Invece non siamo stati abbastanza motivati nelle coppe. Sarri può andare via? Con lui ho già parlato del contratto, mi ha chiesto di aspettare. Se decidesse di restare sarei contento, altrimenti ne prendo atto e faccio valere i miei diritti (la clausola, ndr). Da ottobre ci guardiamo attorno sia in Italia che in Europa. Simone Inzaghi, Giampaolo e Semplici: le soluzioni sono tante, bisognerà fare la scelta giusta. Antonio Conte sarebbe un colonnello perfetto per far rispettare le regole. Non abbiamo paura di andare avanti, con o senza Sarri". 

IL MERCATO - "Potrebbero andar via giocatori importanti? Se accadrà, siamo pronti a prenderne altri, così come è accaduto altre volte in passato. Siamo su un attaccante che ha già fatto 20 gol in un altro campionato (Moussa Marega del Porto?, ndr). Avanti anche sul portiere, uno tra Rui Patricio e Leno".