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"Non è frustrante non vincere da mille giorni". Così Allegri ha scatenato un inferno che il Gladiatore in confronto era un capovillaggio, scrive Guido Vaciago su Tuttosport.  "D’altronde l’esercito dei No-Max è particolarmente infiammabile dopo le due sconfitte e il ritorno dell’apatia agonistica che ha anestetizzato l’orrida partita contro l’Udinese. Niente di nuovo, per carità, ma stupisce sempre un po’ vedere come un allenatore riesca a catalizzare così tanta attenzione e spaccare in modo così dialetticamente violento una tifoseria. Come se tutti i problemi o tutte le soluzioni di una situazione complessa come quella della Juventus (veramente complessa) passassero solo dall’uomo del gabbione. Nell’irreale mondo dei social network la vivono più o meno così e, ma anche questa non è una novità, si fanno prendere la mano da un odio e un astio verbale così feroce che fa anche un po’ schifo. Perché la critica a un allenatore è uno degli elementi più gustosi e legittimi del dibattito calcistico, ma l’imbarbarimento che ha degradato il confronto nel mondo juventino rende difficile proporre un ragionamento in cui distribuire le responsabilità e i meriti di questa altalenante stagione bianconera."