OBIETTIVI - "Cercare di far bene, di ottenere risultati, far sì che i ragazzi crescano in questa nuova esperienza e che si formino sempre di più per poi crescere anno dopo anno. Oltre ad allenarli, ci si affezione alla crescita di questi ragazzi e si fa un po' il tifo per loro. Poterli seguire in più anni è una cosa positiva e che mi fa piacere, mi auguro che la loro crescita continui anche il prossimo anno come hanno fatto in quello appena concluso. Cosa non deve mai mancare? La voglia di essere sempre protagonisti. Io dico sempre ai ragazzi che il loro obiettivo deve essere quello di essere il migliore in campo, a ogni allenamento e a ogni partita. Cosa cambia allenare in una seconda squadra? La difficoltà di questa realtà sta nel fatto che si fa un campionato di prime squadre ma spesso si è a disposizione della propria prima squadra. Questo però lo sappiamo dall'inizio, e deve essere una forza: i ragazzi che salgono di categoria fanno un'esperienza grandiosa e devono prendere il massimo facendo allenamenti con la prima squadra, e possono portare entusiasmo durante le partite di campionato".
AMICI - "Mirko Conte l'ho conosciuto tantissimi anni fa, abbiamo vissuto delle esperienze meravigliose a Vicenza dover abitavamo nello stesso condominio. Oggi ritrovo un amico, abbiamo ruoli diversi ma sicuramente quest'empatia che ci siamo creati tanti anni fa può essere utile a creare sintonia nello staff ma soprattutto a trasmetterlo alla squadra. I ragazzi che salgono dalla Primavera? Gli consiglio di non voler dimostrare tutto subito ma di costruirsi il loro percorso e di mettere l'umiltà che hanno dimostrato l'anno scorso. Questi sono segnali importanti, perché così verranno accettati anche dai più grandi e il loro inserimenti sarà immediato e sicuramente molto efficace".