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Il classe 2001 Abdoulaye Dabo, uno dei tanti acquisti della Juventus Under nella sessione di mercato invernale, si è presentato a JTV: "Quella contro la Pro Vercelli è stata una partita difficile, in cui ci hanno messo molta pressione e noi siamo partiti male. Abbiamo preso gol dopo 2 minuti, ci siamo trovati subito a dover inseguire. La squadra ha dato prova di grande personalità ma non è bastato. Ma noi pensiamo partita dopo partita e ora ci prepareremo al meglio per il match di domenica contro la Lucchese: anche se loro sono ultimi in classifica sarà difficile, perché in questo campionato il livello è sempre alto. Però possiamo vincere e vogliamo i 3 punti!"

DUE MESI IN BIANCONERO - "Mi trovo molto bene, la Juve mi voleva da tre anni. In passato la cosa non si è concretizzata, ma ora è arrivato il momento di fare il grande salto in un club blasonato. Sono felice di essere qui e spero tutto vada per il meglio."

MISTER ZAULI - "Sia lui che i compagni mi hanno messo subito a mio agio, c'è reciproca fiducia e possiamo lavorare bene per raggiungere i nostri obiettivi."

L'ESORDIO COL NANTES A 17 ANNI - "Fu un momento molto speciale per me, la mia famiglia e i miei amici, dato che sono nato e cresciuto lì, ma non era il mio obiettivo finale. Ora sono alla Juventus e spero di poter un giorno giocare anche qui in prima squadra."

DIFFERENZE TRA FRANCIA E ITALIA - "Qui le cose sono un po' più difficili: la Serie C è professionistica, in Francia no. Quindi in Italia si incontrano squadre più forti e impegnative da affrontare, ma entrambi i campionati aiutano i giovani a crescere e questo è importante."

LA VITA A TORINO - "Mi piace molto, sia Vinovo che il capoluogo sono bei posti: non sono caotici, posso vivere con la giusta tranquillità."

MODELLO E SOGNI - "Mi piacciono molto Iniesta e Pirlo, il mio stile di gioco e simile al loro. In generale amo i centrocampisti creativi. Quest'anno vorrei arrivare in Serie B o quantomeno qualificarci ai playoff. A livello personale, voglio lavorare e crescere per vedere dove posso arrivare all'interno di una squadra storica come la Juve, dove sono passati grandi giocatori. So di dover lavorare molto, perché ogni anno le cose possono cambiare..."

IL NUMERO 7 - "L'ho scelto perché è il giorno di nascita di mia mamma. So che nella Juve è il numero di Cristiano Ronaldo, è un numero importante ma non sento pressioni. Il vero 7 è lui, mica io!"

IL QUASI GOL DA METÀ CAMPO CONTRO LA GIANA ERMINIO - "Non ci ho pensato su, ho visto il pallone venire verso di me e ho visto il portiere leggermente fuori dai pali, allora ho tirato. Purtroppo il pallone non è entrato, spero che la prossima volta vada dentro così sarò utile alla squadra."