A Natale, sognare non costa nulla. Allora perché non fantasticare su un reparto offensivo formato da Cristiano Ronaldo, Morata, Dybala e… Haaland? Sì, proprio lui, il Golden Boy del 2020, che tra l’altro si trasferì dal Salisburgo al Borussia Dortmund proprio nel mercato invernale. A quel tempo le condizioni erano vantaggiose, sul gigante norvegese pendeva una clausola rescissoria di soli 20 milioni che ingolosì il mondo intero, anche la Juventus. A spuntarla furono i tedeschi, in grado di consegnarli le chiavi esclusive dell’attacco, che versarono altri 15 milioni a Mino Raiola, suo agente, e altri 10 milioni al papà, per un totale di 45 milioni di euro. Un affare alla luce della sua esplosione planetaria, che poteva avvenire all’ombra della Mole
IL RETROSCENA – Partiamo dal principio, ovvero quando Juve e Haaland furono realmente vicini. Anche fisicamente, perché nel 2017 i bianconeri ospitarono il classe 2000 allo Stadium per assistere al derby d’Italia contro l’Inter (9 dicembre), con in testa un cappellino con lo stemma della Vecchia Signora. Sembrava tutto fatto, ma per il suo futuro Haaland scelse il Salisburgo, affinchè potesse intraprendere un percorso di crescita graduale. Stessa strategia adottata l’anno scorso, quando scansò le avance di Juventus, Manchester United e Real Madrid per sposare la causa giallonera, per diventare protagonista sotto il Muro Giallo.
LA SITUAZIONE E LA CLAUSOLA RESCISSIORIA – Adesso, come ripete il ragazzo, è felice a Dortmund, ma il suo addio sembra già annunciato, perché la sua crescita culminerà in uno dei club dell’elite mondiale. Quando avverrà il grande salto? L’indizio è presente nel suo contratto: su Haaland pende un’altra clausola rescissoria, da 75 milioni di euro, valida a partire dal compimento del 22° anno di età, ovvero dal 2022. Il futuro del Golden Boy sembra tracciato, sarà lui a scegliere la prossima meta come ha fatto in passato, perché c’è un mondo intero affacciato alla finestra. Non è da escludere una partenza prematura, e la Juve è presente. Perché i bianconeri godono di ottimi rapporti con Raiola, che non ha chiuso ad un trasferimento in Italia, e poi c’è il retroscena del 2017 che assume le sembianze di una dolce premonizione. A gennaio? Difficile che un trasferimento di tale portata possa realizzarsi in un mese. Ma siamo a Natale, dove sognare non costa nulla