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Alzi la mano chi, quest'estate, avrebbe scommesso anche solo un centesimo su un potenziale addio di Douglas Luiz dopo una manciata di mesi. Ve lo diciamo noi: nessuno. 

Tutto il popolo bianconero, e non solo, nutriva la forte convinzione che il centrocampista brasiliano - che tanto bene aveva fatto all'Aston Villa - potesse rappresentare il fiore all'occhiello del mercato estivo bianconero, nonché un autentico 'game changer' all'interno del progetto tattico di Thiago Motta alla Juventus.

Il campo sin qui ha invece raccontato tutta un'altra storia. Douglas Luiz ha giocato soltanto due partite da titolare e lo si è visto soprattutto battagliare con una serie di problematiche di natura fisica che l'hanno costretto a saltare già la bellezza di 11 partite ufficiali tra tutte le competizioni.

Troppo poco per giustificare un affare da 50 milioni di euro, seppur ammortizzati dalle cessioni in contropartita di Iling-Junior e Barrenechea. Troppi poco, però, per arrendersi ed alzare già bandiera bianca su un matrimonio che era notto sotto ben altri auspici. E dietro l'angolo c'è gennaio, con il mercato a recitare il ruolo di colui che potrebbe sparigliare le carte o forse no.


La sensazione è che qualora arrivasse un'offerta per il brasiliano questa verrebbe ascoltata, ma forse è lecito e giusto sperare che ciò non avvenga. Perché senza troppi giri di parole non è la fine che questa storia merita, perchè sostanzialmente una storia non è mai stata scritta. Tempo e possibilità per farlo, con il brasiliano rigorosamente vestito di bianconero, ci sono ancora. Servirà pazienza, sì. Ma soprattutto servirà crederci per davvero.