commenta
Pochi volti per le vie, tutti quasi estranei alla partita e con l'unico obiettivo di godersi il raggio di sole sotto il quale Torino si è svegliata. Il retropensiero è inevitabile: cosa sarebbe stato delle piazze e delle vite, dei pronostici e dell'incontro culturale che da sempre popola le giornate di Champions? E' un'attesa invisibile, quella che attraversa la città sabauda. Questa sera c'è Juve-Barcellona e sarà inevitabile spettacolo per pochi intimi. Resta fuori tutto il resto, seduto comodo sul proprio divano e senza l'adrenalina di una gara dal fascino infinito. 

LA GIORNATA - Concentrazione e iter restano gli stessi. Anche per questo il Barcellona ha evitato la preoccupazione di ieri sera e ha svolto tutto in un rigoroso piano di prevenzione. Ore 10.30, l'uscita dall'albergo torinese per il risveglio muscolare; novanta minuti dopo, come fossero in campo, il rientro all'ingresso laterale al Palace. Ad accoglierli appena una decina di tifosi: nessuna scena assurda come ieri sera, tutti distanziati e speranzosi. Uno sguardo, una foto, un saluto: di questi tempi, si prende tutto ciò che rimane.