Durante l'operazione odierna, coordinata dal pm Paolo Scafi, oltre alle case dei denunciati, appartenenti ai gruppi Ultras Granata 1969 (Torino), Drughi e Primo Novembre (Juventus), sono state perquisite due sedi degli ultras bianconeri, di cui una ospitata in un bar. Altre perquisizioni ad Asti, Novara, Alessandria, Pavia, Savona, Varese e Piacenza. Sequestrati indumenti utilizzati secondo gli investigatori durante le violenze.
Cosa è successo prima di Juventus-Torino
Come scrive sempre Gazzetta.it, tra i 73 provvedimenti Daspo, dieci non riguardano ultras, ma tifosi non appartenenti a gruppi organizzati. Infatti la divisione della Polizia anticrimine della Questura di Torino ha emesso diffide non solo a chi partecipò agli scontri la sera prima - quando le opposte fazioni si lanciarono contro razzi e petardi, usando poi bastoni, cinghie e manganelli telescopici - ma anche nei riguardi di sostenitori del Toro che si sono resi responsabili di danneggiamenti all'interno del settore ospiti dello stadio, durante la partita dello scorso 9 novembre, quando vennero distrutti i seggiolini e i bagni. I gruppi ultras, infatti, quel giorno, come ormai avviene da alcuni anni, non si presentarono nell'impianto bianconero protestando contro il fatto che per acquistare i biglietti per lo spicchio a loro dedicato bisognasse registrarsi al sito della società bianconera, mentre andarono allo stadio tifosi granata "normali".