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Filippo Delli Carri, difensore della Juve U23, ha parlato a JTv: "Sono contento perché il campo mi è mancato molto. Sono carico come una molla, ho visto gli altri giocare e sono entusiasta di questo momento. Non vedevo l'ora di tornare con i miei compagni. Stare fuori non è facile, ma ho trovato la forza dentro me stesso, mi davo piccoli obiettivi giornalieri e cercavo di passare la giornata, anche stando in compagnia di alcuni compagni. Ringrazio Manolo Portanova che mi è stato molto vicino, ma anche gli altri e la società. 

Abbiamo grandi qualità, possiamo giocarcela con tutti. Dobbiamo fare un filotto di vittorie per la classifica, dobbiamo vincere perché ci sono i presupposti. 

Pecchia? Responsabilizza tanto il gruppo, cerca di migliorarti giorno dopo giorno. Si mette lì e spiega, fa fare esercizi individuali in modo propedeutico per la domenica. 

La Seconda squadra è un bel progetto perché dà la possibilità di allenarsi in un bell'ambiente e con grandi campioni della Prima Squadra. Quando sei fuori ti manca quasi tutto, ma mi ha fatto crescere molto lo scorso anno, giocando con persone più grandi con esperienza che ti bacchettano e ti aiutano. Importante. 

Primavera Juve? Un anno bello, arrivavo da una realtà diversissima, qui non mi è mancato nulla. C'era un bel gruppo, abbiamo gfatto semifinale scudetto e Viareggio, dove le qualità per vincere c'erano e c'è ancora rammarico. 

Dalla Primavera alla C? Difficile. Prima non giocavo mai, poi ho iniziato a giocare e da lì ho giocato sempre con continuità. E' più difficile, giochi con gente esperta e con malizia. Ma mi sono abituato subito, anche per le mie caratteristiche. Mi hanno sempre definito un difensore vecchio stampo con caratteristiche difficili da trovare, io ascoltando vari allenatori ho iniziato a riconoscere in me queste caratteristiche e lavoro per migliorarle.  

Figlio d'arte? Ho un bel rapporto con mio papà. Non parliamo molto di calcio, ci sentiamo per sapere come sta visto che è a Pescara. Quando vede le partite però cerca di darmi dei consigli, anche per approcciare la giornata e gli allenamenti da professionista. Essere sempre dalla parte del giusto. 

Modello? Mi ispiro a Chiellini, è un difensore pratico e quando manca si sente. Mi piace per caratteristiche e un po' mi rivedo in lui anche se c'è tanto da lavorare".