TRIDENTE - "In questi giocatori non ci sono le caratteristiche per poterlo fare per una gara intera. Mancano di gamba, come si suol dire. Yildiz non ha la capacità di tornare a fare la fase difensiva, mantenendo poi freschezza e lucidità in fase offensiva. Idem Chiesa. Più avvicini entrambi alla porta e più sanno essere letali. Se invece devono fare un lavoro a tutta fascia, rischiano poi di perdere brillantezza e lucidità negli ultimi venti metri. Per giocare coi tre davanti bisognerebbe adottare un altro sistema di gioco. La Juve potrebbe utilizzare Yildiz e Chiesa come trequartisti dietro Vlahovic in modo da valorizzare le loro doti offensive, preservandoli dal punto di vista delle energie".
SOULE' - "Certamente sì. L’argentino è pronto per tornare alla Juventus e far parte della rosa. Stavolta da protagonista. Soulè ha dimostrato di avere grande personalità. In tal senso già l’anno scorso aveva dimostrato di avere carattere, sfoderando una grande prestazione a San Siro contro l’Inter. Il pallone tra i piedi non gli scotta e sa sempre cosa fare. Il talento di Matias non si discute, mi piace molto".
COSA MANCA RISPETTO ALL'INTER - "L’Inter è fortissima: ha un organico ampio e molto ben strutturato. L’anno prossimo alla Juventus servirà avere una rosa profonda per competere ai massimi livelli in campionato, Champions League ed eventualmente al Mondiale per Club. Sono necessari diversi innesti alla Juve per colmare il gap con i nerazzurri".
DOVE INTERVENIRE SUL MERCATO - "Davanti serve una spalla di Vlahovic che possa anche farlo respirare in certe occasioni. Mancano anche un paio di esterni e almeno due centrocampisti importanti per alzare il livello e avvicinarsi all’Inter".
KOOPMEINERS, FERGUSON, GUDMUNDSSON, FELIPE ANDERSON E ZACCAGNI - "Sono tutti ottimi giocatori che stanno facendo cose importanti, ma per tornare subito al top servono giocatori di livello internazionale e più esperti".
FUTURO DI ALLEGRI - "Sarà Max a decidere il suo futuro e quello della Juventus. Se sceglierà di restare, credo che la Juve se lo terrà stretto. Pertanto dipende tutto da lui".
IL TRIENNIO DI MAX - "Allegri ha fatto un lavoro importante fino adesso. L’anno scorso, nonostante il terremoto societario e le grandi difficoltà vissute con la penalizzazione, ha centrato il terzo posto e la qualificazione Champions sul campo. Non era affatto facile riuscirci tra le mille problematiche da affrontare. Quest’anno ha fatto over performare i giocatori per metà stagione, tenendo testa all’Inter che era e resta superiore. Lo dicono i numeri: Massimiliano Allegri può piacere o no sul piano del gioco, ma rimane un grande allenatore. I risultati parlano per lui e a suo favore".
IN CASO DI ADDIO - "Vedo solo due nomi da Juve... Se si vuole andare su una certezza, dico Conte. Ho giocato con Antonio: è un vincente nato e in più conosce benissimo l’ambiente. Altrimenti, se il club intende puntare su un tecnico giovane ed emergente che viene dalla provincia come accaduto all’epoca con Lippi, prenderei Thiago Motta che ha dimostrato di essere un grande allenatore. L’italo-brasiliano lo reputo pronto per guidare un top club".