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L'edizione odierna di Tuttosport racconta come Massimiliano Allegri ha vissuto le emozioni del match di San Siro dalla sua area tecnica, lui che secondo il quotidiano difficilmente "aveva preparato una gara così totalmente votata al contenimento": l'Inter, però, ha pressato forte e bene, ha fatto girare palla e i bianconeri non riuscivano a venirne fuori. "I due avvii di tempo - racconta il quotidiano - gli hanno sicuramente fatto perdere qualche mese di serenità, per il modo con cui la sua Juve ha sofferto la fisicità e la qualità di un'Inter che ha subito cercato di mettere la partita sulla strada giusta. Così la difficoltà iniziale della Juventus è anche la sua: senza cappotto, non si fa bastare le linee tratteggiate dell'area tecnica per cercare di avvicinarsi il più possibile ai suoi giocatori e urlare indicazioni [...]".

 

Inter-Juventus: i gesti di Allegri dall'area tecnica


"Così anche a lui - prosegue Tuttosport - non bastava l'area tecnica e alternava le camminate ai confronti con il vice Landucci per cercare confronto e soluzioni. Che, di fatto, si sono materializzate da sole perché la sua Juve è rimasta aggrappata alla partita come un naufrago a uno scoglio e pian piano è uscita in mare aperto quando si sono placate le ondate nerazzurre: possibile che possa pesare parecchio sulla storia del campionato, così, l'errore di Vlahovic liberato al tiro da uno stupefacente McKennie. E questa, se volete, è un po' la sintesi della Juve costruita e rialzata da Allegri: i talenti (Szczesny e Bremer a parte: sontuosi) che ancora non riescono a essere all'altezza della classe operaia. Che nel paradiso di San Siro non è riuscita ad andarci, ma che comunque non ha rinunciato a lottarci per riuscirci. Poi, se bastasse lottare per vincere le partite, si giocherebbe a wrestling invece che a pallone".  


OR torna LIVE alle 13 con Marcello Chirico e Michele Borrelli, collegati con Antonio Romano. TUTTO su Inter-Juventus di ieri sera.