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Vlahovic e Zakaria hanno dato nuova linfa alla Juventus. E Max Allegri, sulla scia di un entusiasmo ragionato, pensa a come cambiare la sua Juve che, parole di circostanza a parte, mira sempre al bottino grosso, più grosso possibile. Il primo esperimento l'ha già fatto ed è riuscito: Dybala-Vlahovic-Morata. Domani può arrivare il secondo, in Coppa Italia contro il Sassuolo. Max Allegri, scrive la Gazzetta, non è mai stato convinto, nella sua seconda vita juventina, come in questo inizio febbraio: "Ora sì, è sicuro di avere una squadra competitiva: ha visto che in allenamento c’è entusiasmo, che il feeling tra Vlahovic e la squadra è stato subito buono, che il lavoro dell’autunno per costruire un gruppo è servito. La Juve ora guarda ai suoi tre fronti con altri occhi. In campionato per la prima volta è quarta, al netto della partita da recuperare per l’Atalanta. In Champions, dopo quel mercato di gennaio, non può non essere favorita - non largamente, ma favorita - contro un Villarreal che va a strappi, alterna serie vincenti a sconfitte con Sporting Gijon ed Elche. In Coppa Italia ha un tabellone francamente invidiabile: domani il Sassuolo, che non vive il suo momento migliore, e nella eventuale semifinale una tra Atalanta e Fiorentina".

LE IDEE - Se lo scudetto oggi è difficile, quasi impossibile da raggiungere visto il passo lì davanti, la Juve mira ad accorciare il gap e giocarsi una gara dopo l'altra. In questa settimana si gioca altri due pezzi importanti: la Coppa Italia e poi l'Atalanta, con cui fare risultato. Gli juventini - si legge sulla rosea - per un paio di giorni hanno pensato soprattutto alla rimontona scudetto, vero sogno proibito. E Allegri? Pensa manchino quattro punti, «quelli che ci avrebbero consentito di giocarcelo fino alla fine», ma molto dipende da Simone Inzaghi. La Juve può sperare, se l'Inter abbassa il ritmo. Ma come gioca? L'idea tridente rimane ed è stata già sperimentata, le altre arriveranno con il tempo, anche a seconda degli avversari, con la certezza di voler essere pronti per il Villarreal. L'unico vero rebus è il centrocampo, perché tra difesa e attacco i punti fermi ci sono, e lì Allegri dovrà ragionare bene: in mezzo, Locatelli-Zakaria è la coppia designata. Ma occhio ad Arthur e McKennie, con Rabiot in coda.