LA CERTEZZA - A dire il vero, però, questi moschettieri non agiscono mai tutti insieme. Alcuni di loro agiscono in maniera alternativa l'uno all'altro. A parte uno, Federico Chiesa: lui è un punto fermo nella difficile annata bianconera, uno dei nomi da cui ripartire assolutamente per la prossima stagione. E in questa stagione ha ormai guadagnato il posto fisso sulla fascia, anche perché non essendo mai stato individuato come attaccante vero e proprio, ha avuto a che fare con meno concorrenza.
LE ROTAZIONI - Nel posto in attacco accanto a Ronaldo, invece, la concorrenza si fa più agguerrita. L'unico centravanti vero e proprio della Juve, Alvaro Morata, si è alternato con gli altri due moschettieri rimasti all'appello. Nei pochi periodi della stagione in cui è stato a disposizione, con Paulo Dybala. Negli altri momenti, con Dejan Kulusevski, spesso, troppo spesso, adattato là davanti per esigenze di formazione, quando lui è un'ala che deve partire da lontano.
FINALMENTE - Adesso, per la prima volta, tutti e 4 sono stabilmente arruolabili da mister Pirlo, senza defezioni e conseguenti adattamenti. Dunque Morata e Dybala si giocano lo slot vicino a CR7, mentre Kulusevski può consolidarsi nella posizione a lui più congegnale. Almeno quando l'allenatore bianconero non opta per la soluzione McKennie-Ramsey da falso esterno-trequarti che è stata per lungo tempo uno degli aspetti più peculiari del suo "calcio liquido".
LA GRANDE OCCASIONE? - Una cosa pare certa. A scanso di clamorose necessità, tutti e 4 insieme non giocano mai o quasi. A meno di non lasciare un turno di riposo a Ronaldo, è praticamente impossibile presentare uno schieramento con Dybala, Morata, Chiesa e Kulusevski tutti insieme contemporaneamente. Questione di equilibri. Ma ecco che il destino oggi bussa alla porta sotto forma di fastidio al flessore di Cristiano. Contro l'Atalanta vedremo partire, per la prima volta in campionato, titolari contemporaneamente i quattro moschettieri?