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Punge. Lascia tanto amaro in bocca per aver perso per strada gli ennesimi punti che hanno allontanato la Juventus dalla vetta della classifica. Il pareggio per 1-1 contro l’Hellas Verona al Bentegodi ha evidenziato quanto la squadra di Pirlo sia ancora in cerca di una identità di gioco, perché leamnesie sono frequenti. Sia di reparto che dei singoli, perché poi le partite vengono decise dagli episodi. Come quello del 77’, quando un rinvio sciagurato di Demiral ed un pigro ripiegamento difensivo hanno permesso a Barak di svettare su Alex Sandro ed acciuffare il pari. Ma soffermiamoci su Demiral, perché le avvisaglie di una gara storta erano sorte tempo addietro.

ERRORI HORROR - Nonostante la sua giovane carriera con la maglia bianconera, le qualità di Demiral sono già emerse. Un guerriero pronto a mettersi l’elmetto quando c’è da difendere al meglio la porta di Szczesny, poco raffinato col pallone tra i piedi. Ecco, ieri questo difetto è stato fatale per la Juve. Già al primo tempo, quando al 38’ pasticcia tutto solo a metà campo, con Barak che sfrutta l’errore e lancia Lasagna, fermato egregiamente dalla cooperativa De Ligt-Szczesny. Film dall’epilogo più tragico quello che va in onda al 77’, con il centrale turco impreciso nel rinvio di uno spiovente innocuo, facile da gestire. MANCA BONUCCI – L’impressione è che a questa Juve manchi un difensore dalle grandi doti qualitative, capace di controllare e smistare sfere anche bollenti. La buona notizia è che questo giocatore c’è in casa da tanti anni e si chiama Leonardo Bonucci, quella cattiva è la sua prolungata permanenza ai box per infortunio. Proprio lui, tanto criticato per diversi errori prettamente difensivi ricorrenti in questa stagione. Ma con un centrocampo dove le idee scarseggiano, la sua qualità di impostazione è essenziale, Pirlo ne ha bisogno.