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    Tudor ha già cambiato la Juventus

    Tudor ha già cambiato la Juventus

    • Andrea Ajello
    Serviva vincere e mai come in questo caso il come era davvero insignificante. Perché Igor Tudor ha portato entusiasmo nell'ambiente, tra i tifosi e senza dubbio anche tra i giocatori. Ma per non spegnerlo subito era necessario partire con il piede giusto, ovvero con i tre punti, ancora più pesanti visto il successo del Bologna che aveva allungato a più 4. Dopo settimane di contestazioni, polemiche e figure non da Juventus, si torna a respirare, si torna a sorridere. 

    Non è stata una Juventus particolarmente bella, non è stata certo una Juventus convincente per novanta minuti. Ma è stata comunque qualcosa di diverso da quanto visto fino ad ora. "Ci vorranno 2-3 settimane" aveva detto Tudor per far vedere qualcosa del lavoro portato dal tecnico. Forse, è giusto aggiungere "Ci vorranno 2-3 settimane per fare le cose bene", perché in realtà, si sono intraviste già nuove idee. Niente di rivoluzionario, intendiamoci, ma il tentativo di essere una Juve differente c'è stato.

    La prima di Tudor con la Juventus: cosa ha funzionato


    Il pressing, che all'inizio sembrava essere una priorità anche di Thiago Motta e che in realtà non lo è mai stato veramente. Ecco, quello, oggi, si è visto, soprattutto fino a quando la squadra ha avuto la forza di correre e andare avanti. Palloni recuperati sulla trequarti, non tanti, ma che fanno capire cosa vorrà Tudor da qui alla fine della stagione. Transizioni veloci, attaccare gli spazi aperti con forza e convinzione, rischiare anche la giocata piuttosto che accontentarsi di mantenere un possesso sterile. E le scelte di campo: Yildiz spostato più centrale, subito a segno, Nico Gonzalez da esterno a tutta fascia e autore della miglior prestazione stagionale.  Aspetti su cui si sapeva Tudor avrebbe lavorato fin da subito e che la squadra ha recepito.
     

    La prima di Tudor con la Juventus: cosa non ha funzionato


    Si potrà fare tutto meglio da qui in avanti, anzi, si dovrà fare tutto meglio. Dalla condizione fisica migliore necessaria per il gioco del tecnico, ad un pressing più organico e meno individuale che non porti ad allungare la squadra. E poi la capacità di andare negli spazi con i tempi giusti. Oltre alla fase difensiva, perché nonostante la Juventus non abbia subito goal e Di Gregorio sia stato praticamente spettatore per novanta minuti, qualche indecisione si è vista. Inevitabile quando cambi sistema e compiti. E ci sarà da ragionare su Koopmeiners, che a differenza di Nico, non ha beneficiato dell'arrivo di Tudor, almeno oggi. Così come sulla prestazione di Vlahovic, perché per Dusan il discorso è più ampio. 

    Tre giorni "veri" di lavoro per Tudor, abbastanza comunque per capire che sì, questa è già la sua squadra. E tutto ciò che non è stato fatto bene per mancanza di tempo, è stato compensato dall'atteggiamento dei giocatori. Sempre sul pezzo, sempre attenti, ad aiutarsi a vicenda, senza mai uscire dalla partita. Non potrà bastare solo questo, già a partire dalla prossima trasferta con la Roma. Ma è bastato oggi, e va bene così. 

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