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Nel suo editoriale sulle colonne di Tuttosport Guido Vaciago ha espresso alcune considerazioni sull'approdo di Thiago Motta sulla panchina della Juventus: "Qualcosa di analogo è stato già tentato due volte negli ultimi cinque anni: prima con Sarri e poi con Pirlo", la sua riflessione. "Due esperimenti che, seppure portatori di trofei, sono falliti, facendo addirittura pensare che la causa sia da cercare nella tradizione calcistica conservativa dei bianconeri, una questione di genetica calcistica che rigetta un calcio diverso e più moderno. Balle! Il problema è sempre l’approccio, l’intelligenza di innestare le nuove idee nel modo giusto. Nel 1994 approdava alla Juventus Marcello Lippi, che seppe essere la sintesi hegeliana fra l’antica tesi trapattoniana e l’antitesi sacchista, dominante in quel periodo. Lippi è stato il più moderno dei tradizionalisti o il più tradizionalista dei moderni [...]. Ma non è il caso di forzare analogie, quanto di ricordare che l’intelligenza di Motta si misurerà con la sua capacità di calare le sue, splendide, idee in una realtà molto diversa da quella del Bologna. I presupposti perché tutto funzioni ci sono, a partire da un mercato che si sta muovendo in modo molto logico e, soprattutto, coerente con il progetto tecnico-tattico di Motta".