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A Tuttosport, l'avvocato Spallone chiarisce come la sentenza del TAR sul caso plusvalenze e su Andrea Agnelli, possa effettivamente aprire scenari importanti. Ecco quali. 

LE PAROLE - "Prima è importante contestualizzare i fatti. Si tratta di una remissione alla Corte di Giustizia Europea, affinché si esprima su questioni pregiudiziali, così come avvenne con la vertenza Superlega da parte del Tribunale del Commercio di Madrid. Situazione analoga nel senso che il Tar del Lazio ha ritenuto, prima ancora di entrare nel merito, di rimettere gli atti alla Corte di Giustizia Europea affinché si esprima sulla compatibilità con la normativa comunitaria,dell’art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva e della normativa che limita la competenza del Tar - solo dopo l’esaurimento dei tre gradi della giustizia sportiva - alla sola decisione di natura risarcitoria escludendo la possibilità di annullamento della decisione sportiva. La Corte di Giustizia Europea si esprimerà su questa compatibilità o incompatibilità e rimette gli atti al Tribunale nazionale, nella fattispecie il Tar del Lazio, che decide il merito del ricorso attenendosi a quanto espresso dalla Corte di Giustizia Europe, come avvenuto nel procedimento promosso da A22 per la Superlega, nel quali era stato il Tribunale Commerciale di Madrid a rivolgersi alla Corte Europea. È evidente che, nell’ipotesi venisse ritenuta la violazione dei principi fondamentali sanciti dai Trattati Comunitari, l’intero impianto attuale della Giustizia Sportiva e specificamente la sua attuale insindacabilità da parte del Giudice ordinaria verrebbe messo in discussione con conseguente necessità di intervento urgente del legislatore al fine di risolvere un conflitto di norme fra ordinamenti di diverso ordine".