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La notte è magica, specialmente per i bambini. Dormono. E quelli più piccoli, ancora vergini e innocenti rispetto alle nefandezze assortite che mortificano la nostra quotidianità, fanno sogni colorati. Alle due e mezza ore italiana, le otto e trenta di sera a New York, cinquantanove bagliori hanno illuminato la parte di cielo sopra il Mare Mediterraneo. Il nostro mare dove nacquero le più antiche civiltà del pianeta Terra. Una scia luminosa quel gruppo volante che non era composto da Ufo e neppure da stelle comete. Erano missili “tomahawk”, armi micidiali da guerra a da distruzione “mirata” che gli americani hanno voluto ribattezzare con lo stesso nome delle asce usate in battaglia dai nativi pellerossa sterminati dall’uomo bianco. Lanciati da due portaerei battenti bandiere a “stelle e strisce” si sono diretti verso la base militare siriana di Al Sahirat dove, con precisione chirurgica, hanno compiuto il loro “dovere” di distruzione e di morte. Si tratta del primo atto della rappresentazione, ahionoi non teatrale ma tragicamente reale, firmata da Donald Trump il cui messaggio non lascia spazio all’interpretazione.

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