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David Trezeguet ha rilasciato una lunga intervista a L'Equipe per presentare Juventus-Monaco di cui rappresenta un illustre doppio ex. Ripercorsa la sua carriera ed analizzato il presente, ecco i passaggi principali di questa intervista.

Quale giocatore ha lasciato maggiormente il segno in quelle dieci stagioni?

“Difficile sceglierne uno. Del Piero è stato a bandiera della squadra per tanti anni. Io ho visto arrivare un giovane Gigi Buffon che oggi è il simbolo del club. Sono stato molto vicino a Mauro Camoranesi che aveva le mie stesse origini. Montero e Iuliano hanno avuto un ruolo particolare nel mio percorso e mi aiutarono molto ad adattarmi. E con Ibrahimovic pur avendo giocato solo due stagioni insieme abbiamo fatto cose straordinarie, purtroppo dopo Calciopoli non abbiamo più giocato insieme”.

E a proposito degli allenatori?

“Io ho sempre amato allenatori con una grande personalità come Marcello Lippi. Con lui e Ancelotti ho capito che alla Juve non c'è altro che la vittoria e i titoli a cui ambire. Quando indossi questa maglia, le parole d'ordine sono 'vincere a conquista trofei'”.

Qual è il gol più importante segnato con la Juve?

“Quello che mi è rimasto in mente è quello segnato al Milan a San Siro, grazie alla rovesciata di Del Piero alla fine della stagione 2004/2005 che ci fece compiere un passo decisivo verso il titolo. Ma i gol contro il Real Madrid dei Galacticos sono altrettanto speciali”.

Qual è la squadra migliore in cui avete giocato in quegli anni?

“Dal 2004 al 2006, con Fabio Capello, avevamo una squadra incredibile: gente come Nedved, Ibrahimovic, Cannavaro, Emerson e Thuram si aggiunsero a noi. Con quel gruppo, la Champions League era da vincere”.

Cosa vi mancò per vincere?

“Non avevamo la consapevolezza di essere tagliati per quella competizione,che si gioca sui dettagli che non ci sono stati favorevoli”.

La Juve di oggi può riuscire dove voi avete fallito?

“Questo gruppo merita di essere là dove è e l'obbietivo è ovviamente quello di vincere. All'andata contro il Monaco ha gestito perfettamente la gara. Fisicamente è la squadra migliore di due anni fa quando perse in finale col Barça. Ho visto una squadra determinata, aggressiva, molto organizzata e con un atteggiamento positivo. Se dovessimo incontrare il Real Madrid in finale, avremmo le armi per giocarcela ad armi pari”.

Nel 2015, siete rimasto molto deluso nel non aver visto il vostro amico uffon sollevare la Coppa...

“La Champions League è la nostra ossessione, l'obbiettivo numero uno della Juventus. Gigi è consapevole dell'importanza che ha vincere questa coppa nella propria carriera, sarebbe il punto culminante di una carriera fantastica. E in un certo senso lui ci rappresenta, rappresenta noi che non siamo riusciti a vincerla ai nostri tempi”.

Cosa avete pensato della prestazione di Gonzalo Higuain all'andata?

“Ha segnato in un momento cruciale di questa competizione consentendo alla squadra di compiere un passo importante verso la finale. Le sue statistiche parlano chiaro fino ad oggi: è sempre stato efficace in campionato ma ha riscontrato delle difficoltà nelle coppe europee. Quei gol sono stati l'ideale per trovare fiducia”.

Che sensazione vi dà questo giovane Monaco?

“Sono a un passo dal vincere il titolo di campione di Francia dopo diciassette anni, mi ricordano la mia ultima stagione al Monaco. I giocatori stan facendo una bella stagione, nessuno può togliergli il merito di essere arrivati in semifinale di Champions ma la Juve per esperienza e collettivo si è dimostrata superiore. A certi livelli, il minimo errore non viene perdonato. Ma questi monegaschi hanno un enorme potenziale e hanno tenuto in alto i colori del calcio francese in questa stagione”.

Il nome di Kylian Mbappé viene regolarmente accostato a quello del vostro amico Thierry Henry...

“E' un giocatore unico ma è ancora giovane e i difensori della Juve non gli renderanno la vita facile. Dani Alves, Barzagli e compagni gli hanno fatto capire che non avrebbe passato una bella serata. Henry giocava più sulla fascia ed era più veloce e potente mentre Mbappé gioca su tutto il fronte d'attacco”.