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Andrea Beretta, ex capo ultras della Curva Nord dell'Inter, ha preso una decisione sorprendente: pentirsi e collaborare con la giustizia. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, Beretta entrerà nel programma di protezione riservato a chi decide di cooperare con i pm. Dopo un incontro nel carcere di San Vittore con gli inquirenti, tra cui il pm Paolo Storari e il procuratore aggiunto Alessandra Dolci, Beretta ha confermato la sua disponibilità a collaborare. L'ex ultras è accusato dell'omicidio di Antonio Bellocco, un esponente della curva interista legato alla 'ndrangheta, ed è anche coinvolto in un'inchiesta sulle curve di Inter e Milan per associazione a delinquere con l'aggravante del metodo mafioso.

Beretta ha promesso ai pm di fornire informazioni dettagliate sull'omicidio di Vittorio Boiocchi, ex capo curva dell'Inter, ucciso prima della partita Inter-Sampdoria nell'ottobre 2022, e su altri aspetti legati alla Curva Nord. Questo cambio di posizione, dopo oltre due mesi dall'arresto e alcune dichiarazioni iniziali in cui sembrava intenzionato a non collaborare, potrebbe essere influenzato dalla volontà di proteggere i suoi figli, che potrebbero essere a rischio a causa di eventuali ritorsioni da parte della 'ndrangheta. Le sue rivelazioni potrebbero non solo chiarire l'omicidio di Boiocchi, ma anche svelare dinamiche criminali che coinvolgono le curve di entrambe le squadre milanesi.