Un cambio di prospettiva che non può far piacere a tutto l'ambiente bianconero ma doveroso, almeno fino a quando la classifica non dirà altro. Soprattutto perché tra una settimana all'Allianz Stadium arriverà l'Atalanta, che ha appena travolto la Salernitana vincendo 8-2. Una Dea che per produzione offensiva, intensità e anche qualità ha ricordato quella ammirata per tanti anni e che ha già dimostrato di poter espugnare lo Stadium come nella passata stagione. In generale, la Juve non vince in casa contro i nerazzurri addirittura dal 2018. Negli ultimi quattro incontri casalinghi sono arrivati tre pareggi oltre appunto l'ultimo ko. Forse ancora presto per definirlo un tabù ma sicuramente una statistica significativa.
Non ci sarà Koopmeiners, squalificato ma sarà presente il gigante danese classe 2003 che si sta prendendo la scena a suon di gol, assist e prestazioni. Rasmus Hojlund, sarà lui il pericolo numero uno della nuova Atalanta che vuole provare a somigliare a quella vecchia, che più di una delusione (Coppa Italia esclusa) ha dato ai bianconeri. La prestazione difensiva della squadra di Allegri a Napoli preoccupa. Servirà un altro livello di attenzione e soprattutto un altro Bremer, per evitare di passare nel giro di 10 giorni da lottare per lo scudetto ad essere raggiunti dal mucchio dietro, che ora, giustamente, ci crede.