RESPONSABILITA' - Del Piero: "L'ho vissuta di persona, credo che Francesco per la Roma e io nella Juve. Insieme, poi, in Nazionale. Abbiamo vissuto questa sportività e questa vita insieme da leader e da capitani a un certo punto. Rappresentavamo un movimento e ne siamo stati parte. Questa responsabilità è sempre stata attiva nelle nostre dichiarazioni e nei comportamenti. Ruolo di grande spessore e di grande peso, abbiamo fatto qualcosa di importante non solo per le nostre società ma per il calcio in generale. Rappresentato il calcio per tanti anni"
TRIBUTO AVVERSARI - Del Piero: "Madrid? Con una partita come quella, con un avversario come il Real sei sempre sotto tensione, non capisci cosa succede fuori. La sostituzione invece ti fa realizzare, è una dimensione fantastica e unica nel suo genere. Un pubblico così che ti dà un riconoscimento del genere, delicato e non facile come quello di Madrid, è come vincere un trofeo e non solo una partita".
Totti: "Da San Siro? Penso sia diverso uscire dagli applausi del tuo stadio, vai fuori e ricevi quest'omaggio da altre persone, e per loro il calcio è passione. Per noi far contenta questa gente, questi ragazzi, queste persone è motivo d'orgoglio".
PRIMO INCONTRO - Del Piero: "Credo forse in Nazionale, non mi ricordo momento antecedente a quello. Arrivavamo tutti e due sbarbatelli, giovani, e rappresentando due mondi un po' diversi onestamente, con diverse tensioni che si portavano dietro, rivalità, con grande rispetto reciproco. Sapevamo di fare parte di qualcosa, al di là di quello che si diceva, di più grande. Rincorrevamo il nostro sogno, io per lui e viceversa eravamo avversari da battere e compagni di nazionale. Col passare degli anni e le similitudini delle nostre carriere credo che ci siamo capiti anche senza parlarci. Vivevamo contemporaneamente certe similitudini, e questo in due ambienti molto diversi. Stesse pressioni e scelte da fare. Totti? Ora sta dicendo che Caressa non capisce niente di calcio..."
ITALIA-GERMANIA - Del Piero: "Quella telecronaca di Caressa è diventata La telecronaca, raccontaci qualcosa Fabio...". Risponde Caressa: "Io non fumo tanto, in un momento di tensione io e Beppe fumavamo una sigaretta. Dopo i tempi regolamentari, io e Beppe ci mettevamo sotto tra primo e secondo tempo supplementare, a mezzi. Arriva l'inserviente e fa 'no smoking' come solo sanno fare i tedeschi. Io gli ho risposto: 'Ao, ce stavamo a gioca' la finale, non mi devi rompere i...'. Alla fine ci hanno applaudito perché avevamo fatto un po' di show, si gira quello portoghese e mi dice di essere entrato in onda in tutto il Portogallo, gli ero entrato nel microfono".
NOVE LUGLIO - Del Piero: "La finale? Mi ricordo il senso di completezza, in maniera totale. Non riuscirei nemmeno a descrivere in maniera diversa la sensazione. E' l'apice più alto che un calciatore può raggiungere, farlo per l'Italia è qualcosa di unico, incredibile, è il massimo della soddisfazione interna che puoi avere. Come trofei che puoi raggiungere"
PALLONE D'ORO - Totti: "Diciamo che il Pallone d'Oro è un premio che tutti i giocatori cercano di vincere, ma non è semplice. Io avevo meno possibilità di vincere, Roma è particolare, non abbiamo tutti gli anni la possibilità di vincere scudetti o Coppe Campioni. Era più complicato. L'avrei voluto, perché no?".
Del Piero: "Ambizioso per tutti i calciatori, le dinamiche per vincerlo sono particolari e cambiate nel tempo. E sinceramente non ho rimpianti particolari. Ci sono stati un paio d'anni in cui sono stato molto vicino, quando ho vinto la Champions, l'Intercontinentale, anche un paio di anni dopo. Non è accaduto, ma uno volta pagina, riesco a dormire".
BARZELLETTA - Totti: "Quante volte abbiamo raccontato? Alla fine i ciak sono diventati la barzelletta. Ci abbiamo messo una serata intera".
Del Piero: "Allenamento al mattino e pomeriggio libero. Abbiamo creato questo pezzo di commedia".
DIFENSORI - Totti: "Parlavamo direttamente con loro"
Del Piero: "Non c'era bisogno di passaparola..."
DOMANDA BUFFON - Domanda di Gigi: "Andiamo a prenderli, dai... c'è posto nella Nazionale Legends?"
Risponde Totti: "Non c'è proprio niente da fare... Lo aspettiamo a braccia aperte. Buffon continua sicuramente, no? Se sta bene è giusto che continua"
Del Piero: "Siamo pronti, con qualche chilo in più, ci rimettiamo in forma. Francesco col paddle, col golf. Ma ci siamo"
GIOCARE INSIEME - Totti: "Sicuramente ci poteva stare, siamo due giocatori simili ma allo stesso tempo diversi, poi Alex e io abbiamo giocato anche esterni con alcuni allenatori. Prima o seconda punta. Il mister aveva tante possibilità, purtroppo non le hanno viste, rispettate. Hanno deciso sempre di metterci uno contro l'altro, di scegliere o uno o l'altro. Noi a disposizione con umiltà e rispetto per l'altro, per me è una cosa basilare. Poi ogni scelta veniva rispettata".
Del Piero: "Guardando il passato l'abbiamo fatto tante volte con Trapattoni, ci ha fatto giocare tante volte insieme. In quel Mondiale finito com'è finito. Nazionale forte anche quella, ma non è andata come doveva andare. Poche altre volte, poi. Personalmente c'è grande rammarico, da giocatore pensi che puoi starci qualsiasi cosa, poi gli allenatori fanno le loro scelte. Ma la voglia di sperimentare un po' di più c'è, c'è stata e.. ci sarà, come dice Francesco. Italia-Germania eravamo in campo insieme. L'ultima volta forse nel pre Mondiale. Non è andata male quando eravamo insieme".
COMPETIZIONE - Del Piero: "Intromessa nell'amicizia? No, assolutamente no. Il momento è stato vissuto in maniera totalmente aperta anche per le dinamiche della squadra. Eravamo uniti, ognuno di noi portava avanti le proprie idee, io all'inizio giocavo un po' di meno, Francesco veniva dall'infortunio. C'era il Mondiale in ballo e non ha dato spazio a egoismi particolari. France, mi raccomando... di' la stessa cosa..."
Totti: "Non sarà una partita o una scelta dell'allenatore a toglierci la nostra amicizia. Parlo ancora al presente? Ti dico la verità, ancora potremmo dire la nostra... Il problema è che non tutti la pensano come la nostra testa"
L'ADDIO - Totti: "Per me è stata una giornata abbastanza particolare, inusuale. Non pensavo mai che la gente potesse arrivare fino a questo punto. Per me è stata una giornata, non paragono scudetto o Mondiale, addirittura la metto davanti. Quello che ho provato io quel giorno, trovare le parole non esiste. Non ci sono, non ci saranno mai. 25 anni trascorsi insieme, avere tutta quella gente che piangeva, è stato il regalo più bello. E' amore tra me e loro e nessuno me lo toglierà da dosso".
Del Piero: "Potrei fare un copia e incolla di quanto detto da Francesco. L'onda emotiva che arriva ti travolge, per quanto tu possa aver previsto quel momento, o immaginato, esserti anche preparato. Per me è stata una cosa totalmente diversa, ma nell'emotività è stata la stessa. Vedere la reazione della gente, tutti in piedi, a piangere, increduli ma felici. Tristi. Rullo di emozioni imbarazzante. Alle volte definiamo certi momenti belli come un trofeo, forse di più, più di una vittoria o un gol. Ti tocca l'emotività, quella giornata rimane unica".
*In collegamento anche Maldini e Zanetti
SPIRITO DI SQUADRA - Zanetti: ""Unione, la stessa che occorre adesso per lottare contro questo virus"
CORONAVIRUS - Maldini: "Ho provato oggi ad allenarmi in palestra: dopo 10 minuti non ce la facevo più. Avevo capito subito che era qualcosa di diverso"
CONSIGLI DA CAPITANO - Del Piero: "Mi sono sempre ispirato a chi mi dava ispirazione, non per forza persone nel mondo del calcio. Persone che hanno fatto scelte forti. Consiglio? Vivere al 100% quello che stai facendo, ascoltare tutti e avere la forza di fare scelte"
Maldini: "Vivere di passione. Quando è arrivata la fascia ho sentito il peso e l'orgoglio: ho avuto tanti esempi, ma poi decidi tu che strada prendere perché ognuno di noi è unico"
Zanetti: "Prima cosa essere te stesso. Poi rispetto e lealtà"
Totti: "Portare la fascia non è facile. Ci vogliono coraggio, rispetto e devi sempre onorarla"
MALDINI CAPITANO - Totti: "Una sola parola. Esemplare"
Del Piero: "In Nazionale? Cercavo di pensare a qualcosa che abbia sbagliato nella sua carriera, ma non la trovo. Francesco ha trovato la parola giusta. Anche nelle dinamiche in cui l'allenatore era suo papà"
COME FERMARLI - Zanetti: "Era difficile, ancora oggi nelle partite di beneficienza lo è. Da parte mia però c'è sempre stato massimo rispetto e massima lealtà"
Maldini: "Li ringrazio per quello che hanno detto prima su di me, ma il segreto era solo uno: dimenticare tutto ciò e... entrare duro! Scherzi a parte, è lo spirito del calcio... Ma con loro ci siamo fatti anche tante risate..."
"Soprattutto a palla lontana...", dice Totti
EPISODIO DIVERTENTE - Totti: "Quando dissi a Paolo che, contro l'Olanda, avrei fatto lo scavetto... Mi ha guardato con una faccia..."
Maldini: "In quella semifinale alla fine sono stato l'unico che ha sbagliato il rigore..."
Totti: "Perché volevi far fare bella figura a Toldo..."
GIGI RIVA - Totti: "Persona straordinaria, sempre a disposizione, un punto di riferimento"
VS DEL PIERO - Zanetti: "Quando ci scambiavamo il gagliardetto c'era grande rispetto, poi però iniziata la partita si lottava per cercare di vincere"