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Corre, recupera… e segna. Lucas Torreira sembra diventato il vero Swiss Army Man della Sampdoria, un “uomo multiuso” decisivo in qualsiasi situazione. Intelligenza tattica e grinta fondamentale nel centrocampo blucerchiato, ma non solo: i due bolidi che hanno steso il Chievo nella gara disputata oggi a Marassi sono la dimostrazione che il peso specifico dell’uruguaiano si estende a tutte le fasi di gioco. Chissà quali saranno adesso i pensieri di Marotta e Paratici, dopo aver osservato le prodezze del mediano doriano nello stadio che i due dirigenti bianconeri conoscono così bene. Sì, perché Torreira tre anni fa poteva vestire davvero la maglia della Juventus.

IL CONSIGLIO - A suggerire il talento classe ’96 al club campione d’Italia fu Roberto Druda, osservatore del Pescara che prelevò Torreira dal Montevideo Wanderers. Il consiglio non venne però seguito, complice “l’altezza” del ragazzo, che “ha sempre messo dubbi in un calcio mai così fisico” (parole dello stesso Druda a Calciomercato.com). Il falso problema non ha ingannato la Sampdoria, che adesso si coccola uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Torreira non sembra però aver dimenticato l’ipotesi Juve, se è vero che dopo il derby della Lanterna della scorsa stagione ammise: “I bianconeri sono una squadra molto importante, mi piacerebbe andarci un giorno”. Segnale impossibile da ignorare, seppur con la consapevolezza che la concorrenza è molto più agguerrita rispetto a tre anni fa: in prima fila ci sono soprattutto l’Inter e l’Atletico Madrid.

VICINO A BENTANCUR - Mentre Torreira è impegnato in quella che sembra a tutti gli effetti la stagione della consacrazione a Genova, a Torino ha iniziato a brillare un altro talento uruguaiano, quel Rodrigo Bentancur già utilizzato più volte da Allegri come alternativa a Pjanic. E l’ex Boca Juniors, dalla sua, ha vissuto una soddisfazione ancora maggiore del proprio connazionale: lo scorso 5 ottobre il c.t. Oscar Tabarez lo ha lanciato per la prima volta in campo con la maglia dell’Uruguay, dopo la bella esperienza nella selezione giovanile (quarto posto ai Mondiali Under 20). Un sogno coltivato anche da Torreira ("datemi una mano a farmi convocare", ha pregato oggi): lui che è nato a Fray Bentos, a meno di 200 km dalla Nueva Helvecia dove mosse i primi passi Bentancur. Una distanza minima, che potrebbe assottigliarsi anche con i club. Bentancur-Torreira: e se il futuro dell’Uruguay fosse anche quello della Juve?