LA REAZIONE - "Domani è il derby, è la stracittadina, partita sentita da parte di tutti, difficile, il Toro è una squadra che aggredisce, che dà intensità. Sarà complicata, come sono tutte le partite da giocare. Bisogna fare una partita attenta, stare corti, lavorare di squadra. Cercare di ottenere un risultato positivo".
CON LA SQUADRA - "Parliamo tutti i giorni, il ritiro non era una punizione, è stato ed è solo un momento in cui stiamo tutti insieme. Per trovare il tempo, dato che avevamo possibilità di fare doppi allenamenti, per dare un po' di ordine, quando mancano risultati si tende a vedere più nero di ciò che è. Ora stare insieme, parlare, può fare solo bene. Il campo poi dà risposte. Il ritiro non era assolutamente una punizione, ho parlato con la squadra quando siamo tornati, c'è chi doveva tornare a casa a prendere la roba, ho detto: ci vediamo domattina. E abbiamo fatto un giorno in più in cui siamo stati insieme".
RITIRO - "La posizione dei giocatori? Assolutamente no, non c'è chi ha rifiutato. Voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro, sappiamo il momento e soprattutto siamo rientrati mercoledì, alle 6, allenamento quando siamo arrivati e poi la mattina alle 10 eravamo in campo. Siamo concentrati nel volerci tirare fuori da questa situazione, che non è bella sicuramente e non possiamo farlo con una partita, ma iniziando a fare risultato".
OBIETTIVI MINIMI - "Gli obiettivi sono sempre gli stessi, siamo in ritardo in campionato, purtroppo quella settimana Salernitana-Monza l'abbiamo pagata, abbiamo sbagliato quella. Ci sta penalizzando. Abbiamo 29 partite, c'è tempo per recuperare ma serve ricominciare. In Champions ci penseremo post Empoli".
FAR RUOTARE I GIOCATORI - "Non è che c'è da ruotare i giocatori, a seconda di chi ha giocato di più, arriviamo da più partite com'è normale da calendario, c'è da far rifiatare i calciatori a livello fisico e mentale. La formazione va fatta in base all'avversario e soprattutto alle condizioni e a quante partite hanno giocato i giocatori. Dobbiamo solo affrontare il Torino in questa stracittadina, partita difficile e complicata, bisogna assolutamente fare risultato".
PRESIDENTE - "In prima persona ha dato la carica alla squadra e all'ambiente, bisogna compattarsi più di prima, ancora di più tra la società, squadra, staff tecnico, tifosi. C'è bisogno di tutti per uscire da questo momento, servono cose semplici e ordinate".
RESPONSABILITA' DELLA VECCHIA GUARDIA - "O giocare con i giovani? In questo momento l'incoscienza non ci deve mai abbandonare, fa parte dei giovani e degli anziani. Comunque non è che perché uno diventa anziano e perde l'incoscienza. L'incoscienza si deve avere così nei momenti di difficoltà bisogna venirne fuori. Il campo dirà domani che partita faremo".
SFIDA DA VINCERE - "Non è una sfida personale, ma di tutti, della società. Tutti dobbiamo uscirne. Non è che uno vince e gli altri perdono. Vinciamo e perdiamo tutti insieme. Le solite frasi che vengono dette e che è la realtà delle cose. La squadra ha lavorato bene due giorni, oggi faremo l'ultima rifinitura e domani alle 6 giocheremo col Torino".
CONDIZIONE - "In questo momento vi dico un dato, che sono fini a se stessi, dopo diventa un circolo vizioso. Nelle 7 partite in cui si è corso di più, 4 pareggi e 1 vittoria e 2 sconfitte. Nelle partite in cui abbiamo corso meno dell'avversario, 3 vittorie e 3 sconfitte. Sono tutti validi, i dati, ma non è che ce n'è uno che risolva il problema, bisogna vedere come e quanto si corre. Bisogna fare una partita ordinata, semplice e attenta. Bisogna metterlo in campo. Il Toro fa della cattiveria agonistica e pressione in avanti la sua forza".
FURORE - "Non so chi farà giocare Juric, il Toro ha giocatori con tecnica e gamba. Approccio di Haifa? Non è stato un buon approccio. Anzi, i primi 2 minuti, poi dal terzo al sesto subiti 4 cross. E domani non deve accadere. Ma ciò che è stato non si può cambiare, bisogna invertire la rotta già da domani".
DALLA STESSA PARTE - "In questi momenti sembra che la squadra non sia compatta, ma credo che invece abbiamo tanta voglia di arrivare a un risultato e invertire la tendenza, bisogna arrivare oltre tutto e superare le difficoltà, come fanno parte della vita e del lavoro. In questo momento uscire da questa situazione, ripeto, indipendentemente da domani che si vinca o pareggi, una partita non risolve, ne avremo altre 28 più la Champions. Serve un passo alla volta. Domani serve una bella prestazione da squadra".
KEAN - "Col Maccabi in rifinitura aveva avuto un leggero fastidio e l'ho partito in panchina, domani dovrò scegliere due tra Vlahovic, Milik e Kean".
PAREDES DELUSIONE? - "Non ho ancora deciso la formazione, dopo stamani abbiamo ultimo allenamento. E' arrivato, Paredes. Non aveva mai giocato al Psg, non è detto che domani non giochi, ha fatto buone partite. Non è Paredes o un altro, anzi non dico l'altro nome sennò dite che è stato crocifisso da Allegri, ma è tutta la squadra. Domani va fatta una partita accorta, ordinata e con semplicità. Non possiamo, in una giornata, costruire tutto. Iniziamo daccapo, visto che siamo a 10 punti dal primo posto".
TATTICAMENTE - "Qualcosa che mi fa perdere le staffe? Stare qui a dire cosa abbiamo sbagliato... Una cosa che dall'inizio abbiamo sbagliato, su cui siamo stati meno attenti, è sui gol presi. Col Maccabi in casa, laggiù ad Haifa, a Firenze, tutte situazioni di contropiede subito. Non è questione fisica, ma di attenzione. Quando facciamo la fase offensiva chi non vi partecipa devecurare molto bene la fase difensiva".