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L'ambiente granata è tutt'altro che sereno a poche ore dal derby tra Juventus e Torino. Nemmeno alla vigilia di una gara tanto sentita, infatti, i tifosi del Toro hanno deposto le "armi" della contestazione contro il presidente Urbano Cairo, bersaglio di uno striscione emblematico nell'allenamento di ieri pomeriggio al Filadelfia, aperto per l'appunto anche al pubblico: "Noi vogliamo Cairo fuori dai coglioni e sabato 11 espulsioni", si leggeva sul lenzuolo, appeso verso le 16.45 e rimosso nell'arco di una ventina di minuti, strappato dagli steward - non senza qualche critica anche da parte di chi ha assistito alla scena dalla tribuna principale - dopo che gli ultras hanno iniziato a lasciare il loro settore.
 

La contestazione dei tifosi del Torino


Lo racconta Tuttosport, spiegando come la manifestazione di malcontento - comunque non rivolta alla squadra, che anzi è stata incoraggiata con cori e applausi di sostegno - sia poi proseguita all'esterno dell'impianto. Nel mirino anche il dt Davide Vagnati, a cui non sono state perdonate le dichiarazioni pronunciate in tv prima di Inter-Torino in riferimento a Ché Adams (in dubbio per il match di oggi, ndr): "L'ho preso dicendogli che uno step in Italia può fargli bene per poi eventualmente ritornare nei grandi palcoscenici europei o in Italia, ma nei club importanti". Il clima, insomma, è infuocato intorno alla società. Ai giocatori, invece, i tifosi hanno "solo" chiesto di giocare la stracittadina con la massima determinazione, con quello spirito che per storia e tradizione dovrebbe contraddistinguere il Toro.


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