BELLA COPPIA - «Chiesa ha già dimostrato di essere un giocatore top, penso alle prestazioni in Champions e al trionfo all’Europeo con l’Italia, mentre Vlahovic soltanto a tratti. Uno come Fede, abile a strappare, a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica, può diventare la fortuna del serbo, che come tutti i centravanti ha bisogno di essere servito in area. E non dimentichiamoci Di Maria...».
TRIDENTE - «Se sta bene, io Di Maria lo vorrei sempre in campo. L’argentino e Chiesa sono diversi tra loro come caratteristiche, ma hanno in comune almeno due qualità importanti: saltano l’uomo e sono generosi. Per un bomber è il massimo avere vicino gente così. Se penso a quanti gol mi ha fatto segnare il mio amico Ribery con i suoi assist...».
VLAHOVIC - «Spesso, soprattutto per gli attaccanti, la testa conta più del fisico. Non so esattamente come stia, Dusan, ma penso che ritrovare il gol in fretta, magari già martedì contro la Salernitana, lo aiuterebbe anche più di qualche allenamento. Quando segni, ti sblocchi mentalmente e tutto diventa più semplice. “Noi” attaccanti che viviamo per il gol siamo fatti così».
-15 - «Senz’altro non è una situazione semplice, anche perché la penalizzazione è arrivata a metà campionato e non all’inizio. Però, come in tutte le cose, ci può sempre essere un aspetto positivo. Adesso la Juventus può giocare più libera di testa e con meno pressione. A causa del -15 nessuno pretenderà più che la Juventus debba lottare per lo scudetto».