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Una gara difficilissima, una medaglia sofferta, ma per questo ancora più bella. Gregorio Paltrinieri è un campione assoluto e su questo i dubbi sono svaniti già da un po', ma a Tokyo lo dimostra ancora una volta. Immenso il suo 800 stile libero, nuotato in 7'42"11, che gli è valso la medaglia d'argento a soli 24 centesimi dall'americano Robert Finke. Una vera impresa per il nuotatore italiano, tifosissimo della Juventus, che prima dei Giochi si era fermato un mese per la mononucleosi dopo 5 medaglie vinte (3 ori) agli Europei di Budapest. Lui stesso, a fine gara, ha raccontato: "Parlare di miracolo è poco, non ci avrei scommesso neanche io. Ma stavolta ci ho messo il cuore. È bellissimo oggi ero un'altra persona rispetto alla batteria, con un'altra mentalità, un'altra cattiveria e voglia di gareggiare. Me la sono vissuta al meglio. Ieri sera un mio grande amico mi ha detto che queste grandi finali non si affrontano con la testa ma con il cuore, è l'unico modo per uscire soddisfatto. Io forse ero caduto troppe volte nella mia vita nell'errore di voler programmare tutto. Avevo messo troppa testa, troppi pensieri confusi, ma queste finali si vincono col cuore. Gli altri potranno star meglio di me fisicamente e preparare meglio la gara tatticamente, ma il cuore che ci metto io è troppo".